Processo Quirra, il caso del signor Piga. Parte civile al posto del Comune

Fare le veci del proprio comune di residenza nell’ambito del processo sui veleni del poligono di Quirra è possibile. Lo insegna il caso del signor Stefano Piga, la cui istanza di costituzione in parte civile in qualità di elettore e cittadino di Armungia, minuscolo paese del Gerrei,  è stata oggi accettata dal giudice monocratico del Tribunale di Lanusei Nicola Caschili. Da un punto di vista legale, si tratta di una sostituzione: “L’amministrazione del piccolo paese sito al confine con la base non aveva infatti presentato richiesta di costituzione di parte civile – ha precisato l’avvocato Roberto Schirò –  nonostante la Procura l’avesse indicato come parte lesa dalle attività che si svolgono all’interno della base”. In altri termini, un caso di azione popolare, “che normalmente si applica in diritto amministrativo. Per quanto riguarda i procedimenti penali, è infatti noto un solo precedente”. Insomma, un caso destinato a fare scuola.

Gli avvocati difensori degli otto ex comandanti del poligono imputati al processo per omissione dolosa e aggravata di cautele contro infortuni avevano contestato la richiesta formulata dall’avvocato Schirò nel corso dell’ultima udienza.

Leggi: Quirra, il processo si farà. Gli imputati sono tutti militari: otto ex comandanti

Il Comune di Armungia, nel Cagliaritano, ora dovrà valutare se intende costituirsi parte civile oppure no; nel secondo caso il sig. Piga potrà proseguire l’azione in nome e per conto del municipio. E se il Tribunale di Lanusei dovesse decidere per un risarcimento danni, le compensazioni saranno interamente destinate alla comunità che Piga rappresenta.

Piero Loi

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