Processo Barbagia Flores: tutti assolti. Il pm aveva chiesto 5 ergastoli

Un lungo abbraccio tra Daniela Depau e il marito Flaviano Stochino e le lacrime di gioia dopo la sentenza, pronunciata una manciata di minuti dopo le 15. La Corte d’Assise di Cagliari ha assolto tutti gli imputati, molti dei quali “perché il fatto non sussiste”, al termine del processo sull’omicidio della titolare della “Barbagia Flores”, Rosanna Fiori, uccisa il 3 ottobre del 2001 davanti alla foresteria delle serre dell’azienda florovivaistica che stava gestendo a Villanova Strisaili, in Ogliastra. Dopo oltre due anni di udienza e rinvii, il processo si conclude dunque con un colpo di scena. Davanti ai giudici popolari e al collegio presieduto da Claudio Gatti (a latere Giorgio Canna) si sgretola dunque l’impianto accusatorio dell’ex procuratore di Lanusei, Domenico Fiordalisi.

Per l’accusa, l’imprenditrice sarebbe stata uccisa dopo una lunga catena di dispetti e attentati, ma l’inchiesta sulla sua morte si era poi allargata ad una serie di delitti che avevano insanguinato l’Ogliastra negli anni ’90: gli omicidi del cacciatore beneventano Francesco Giamattei (per rubargli il fucile utilizzato poi per uccidere la Fiori), ma anche quello dei coniugi Maria Antonietta Liscia e Ferdinando Buttau. Sotto accusa, ognuno per le rispettive imputazioni, c’erano i coniugi Daniela Depau e Flaviano Stochino, ma anche l’ex latitante Marcello Ladu, oltre a Gianluigi Depau, Alberto Depau, Maria Annina Serra e Mario Serra. Al termine della sua requisitoria, durata due udienze, il pm Fiordalisi aveva chiesto l’ergastolo per Daniela Depau e Stochino, oltre che per il fratello della principale imputata, Gianluigi Depau, e per il cugino Alberto Depau. Carcere a vita anche per Marcello Ladu (imputato dell’omicidio di Francesco Giamatei), 26 anni di reclusione erano stati sollecitati per Marco Serra, presunto esecutore materiale dell’omicidio Fiori, mentre per Maria Annina Serra (imputata di estorsione) erano stati proposti dieci anni. Ieri, dopo quattro ore di camera di consiglio, il presidente Gatti ha letto la sentenza che manda tutti assolti, i principali imputati con la formula più ampia. “È la fine di un incubo – ha detto in lacrime Daniela Depau, che ha fatto 11 mesi in custodia cautelare – ora penso ai miei figli e a quanto la mia famiglia ha passato”. La donna ha abbracciato e ringraziato l’avvocato difensore Riccardo Floris: “È l’unico che non mi ha mai abbandonata credendo in me e venendomi a trovare in carcere ogni settimana”. Cadute tutte le accuse, la Corte d’Assise ha disposto la trasmissione degli atti in procura per procedere nei confronti di alcuni testimoni che si sono presentati durante le udienze.

Francesco Pinna – ANSA

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