Vuole aspettare che sfilino davanti ai giudici anche i testimoni di parte civile prima del suo esame. Per questa ragione, Marco Carboni stamane è rimasto accanto ai difensori. È slittata così al 6 maggio l’udienza del processo a Cagliari che lo vede imputato di rapina e violenza sessuale nei confronti della moglie. Da questa mattina, in ogni caso, l’ex assessore regionale ai Trasporti (area Fi) è ai domiciliari: dopo sei mesi di custodia cautelare in carcere i giudici hanno ritenuto mitigati i rischi che avevano fatto scattare l’ordine d’arresto e la carcerazione a Buoncammino. Per l’accusa Carboni, col volto coperto, si sarebbe introdotto la sera del 22 settembre 2013 nella villetta che da poche settimane aveva dovuto lasciare per dissapori con la moglie. Legati suocero e figlia, avrebbe poi costretto la donna a seguirlo in camera da letto obbligandola a spogliarsi.