I dubbi sono stati fugati dall’Università di Cagliari: i sacchi contenenti i fumi di acciaieria bloccati ieri all’interno del mercantile Berg Fjord nello scalo di Portovesme e diretti alla Portovesme srl non sono dannosi né per l’uomo né per l’ambiente e da lunedì saranno scaricati nello stabilimento. Ad annunciarlo, con una lettera inviata a Regione, Comune di Portoscuso, Arpas, Provincia, Vigili del fuoco, Asl 7, Prefettura, Guardia Costiera e Agenzia delle dogane di Portoscuso, è l’amministratore delegato dell’azienda, Carlo Lolliri. “Il responsabile del laboratorio di radioattività ambientale del dipartimento di fisica dell’università di Cagliari – scrive l’Ad -, sentito per le vie brevi, in attesa della stesura del documento formale ha dichiarato che i valori di radioattività sono inferiori ai limiti indicati dalla legge come rilevanti dal punto di vista radiologico. Tali valori sono simili o inferiori ai valori della radioattività normale contenuta nei terreni, nelle rocce e nei materiali da costruzione e pertanto si esclude qualsiasi ipotesi di radiocontaminazione potenzialmente dannosa per l’essere umano o l’ambiente”. Nella lettera l’amministratore delegato dell’azienda spiega anche che gli strumenti di controllo hanno una tara più bassa della soglia prevista dalle norme. Un fatto utilizzato a tutela dei lavoratori e dei cittadini. “In ragione di quanto sopra e in considerazione del fatto che i risultati analitici hanno escluso ogni ipotesi di radiocontaminazione informiamo tutti i soggetti che lunedì a partire dalle 6 riprenderanno le operazioni di sbarco del materiale”. “E’ la conferma che non siamo inquinatori – commenta Salvatore Cappai delegato della Rsu Cgil – ognuno di noi ha famiglia e figli ed è la dimostrazione di come noi lavoriamo con serieta”.
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