PHOTOGALLERY. A Santa Gilla i fenicotteri in mezzo alla spazzatura

Un progetto da 3 milioni di euro per restituire all’Isola uno dei suoi angoli più preziosi e affascinanti: “Gilia”, piano per la valorizzazione della laguna di Santa Gilla vicino a Cagliari, prevedeva il ripristino ambientale, turistico e produttivo dell’area lagunare con un consistente investimento in arrivo da fondi europei. Eppure, nonostante il progetto milionario, oggi i fenicotteri rosa si muovono tra bottiglie di plastica e scarpe, gli aironi cinerini in mezzo a sanitari e rottami, i germani reali tra vecchi materassi e fili elettrici. Chi vorrà fare bird watching troverà cumuli di bottiglie e immondezza dentro i gabbiotti di osservazione.

I 2,662 milioni di euro messi a disposizione nel 1996 dalla Commissione della Comunità Europea all’interno del programma comunitario ‘Life Natura’ per restituire dignità e valore a Santa Gilla sono stati spesi. A gestire il denaro, i comuni di Cagliari (capofila del progetto), Capoterra, Elmas e Assemini. Come si legge nel resoconto pubblicato sul sito della comunità Europea dai responsabili di progetto nel 2002 al termine dei lavori, l’area è stata effettivamente ripulita da tonnellate di spazzatura, sono stati sistemate le nuove recinzioni in legno e i punti di osservazione dentro gabbiotti sopraelevati, preparati i pannelli e i punti informativi, messo a punto un piano di comunicazione sull’importanza della Laguna con convegni, studi, libri, brochure e un portale web.

Oggi di tutto questo rimane ben poco: i pannelli informativi sono spariti e il sito web è inaccessibile. E Santa Gilla soffre ancora: soffre di degrado, incuria, maleducazione, chi oggi fa una passeggiata tra le stradine e le isolette destinate ai visitatori troverà pannelli vuoti e gabbiotti per il bird watching pieni di spazzatura, le recinzioni ormai divelte. Un paesaggio desolante, come si vede dalle fotografie che pubblichiamo, scattate domenica scorsa da due cagliaritani in gita al parco.

Francesca Mulas

 

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