Pabillonis, i rapinatori non si sono accorti che la cassaforte era piena

Sono probabilmente rapinatori alle prime armi, anche giovanissimi secondo le indicazioni raccolte dai carabinieri, i cinque malviventi che questa mattina hanno dato l’assalto all’ufficio postale di Pabillonis. Il bottino, infatti, poteva essere di diverse decine di migliaia di euro e invece la banda si è accontentata di duemila euro o poco più, il denaro che al momento dell’irruzione era nel cassetto dell’impiegato addetto al pagamento delle pensioni.

Hanno preso solo quello, mentre nella cassaforte aperta, ma non in vista, c’era molto di più, diverse decine di migliaia di euro essendo in pagamento oggi le pensioni di vecchiaia. Il colpo è stato messo a segno intorno alle 11. Mentre uno dei malviventi è rimasto in auto e un altro ha fatto il palo davanti alla porta d’ingresso, in tre sono entrati nell’ufficio delle Poste. Vestiti con tute blu da lavoro e il volto coperto con passamontagna, uno armato di pistola a tamburo (presumibilmente un’arma giocattolo) e gli altri con bastoni in pugno, hanno minacciato i dipendenti postali e i quindici utenti presenti, tutte anziane donne in attesa di ritirare i soldi della pensione.

Non c’è stata violenza, l’impiegato allo sportello ha consegnato senza fare storie a uno dei rapinatori le banconote tenute nel cassetto, appunto poco più di 2000 euro. Presi i soldi, i malviventi sono fuggiti all’esterno, dove era in attesa il quinto complice al volante di un’auto per la fuga. Secondo le testimonianze raccolte dai carabinieri della Compagnia di Villacidro, diretti dal capitano Valerio Cadeddu, i malviventi erano tutti giovanissimi e con la cadenza del Nuorese. Gli investigatori stanno ora esaminando le immagini registrate del sistema di videosorveglianza per cercare di arrivare all’identità dei rapinatori.

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