Ottana Energia, aperto il processo “pecore nere”: Clivati imputato

Si è aperto nel tribunale di Nuoro, davanti al giudice monocratico Tommaso Bellei al quale sono state presentate sei richieste di parte civile, il processo contro Paolo Clivati e Mario Tatti rispettivamente amministratore unico e responsabile tecnico dell’impianto della centrale di Ottana Energia, in cui il 14 aprile 2013 si verificò un’esplosione che provocò, secondo l’accusa, l’inquinamento di almeno 500 ettari nella piana di Ottana, nel nuorese, dove si è verificato l’episodio delle cosiddette “pecore nere“: una coltre di polvere si era depositata sui terreni, sulle colture e sugli animali del territorio. Le richieste di parte civile sono state avanzate da parte della Coldiretti Nuoro-Ogliastra, e da cinque allevatori e agricoltori danneggiati. Richieste per le quali il giudice si è riservato di decidere nella prossima udienza fissata per il 24 giugno. Fra le contestazioni della pubblica accusa, rappresentata dal pm Andrea Vacca, l’inquinamento atmosferico, dovuto al superamento del limite massimo di emissione delle sostanze inquinanti, e il getto pericoloso di cose, reato che si configura per aver immesso nell’aria e nei terreni sostanze inquinanti. I due imputati, difesi dagli avvocati Basilio Brodu e Marcello Mereu, non erano presenti in aula. Le costituzioni delle parti civili sono state contestate dai difensori per “assenza di legittimazione”, nel caso dei cinque allevatori e agricoltori, perché non sarebbero specificate le ragioni della costituzione, e nel caso della Coldiretti perché si tutela un diritto ambientale astratto.

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