Omicidio Caramazza, Giulio Caria condannato a 30 anni

Giulio Caria, 35enne sardo, accusato di aver ucciso la compagna Silvia Caramazza al culmine di una relazione punteggiata da vessazioni e persecuzioni, e di averne nascosto il corpo in un freezer a pozzetto nell’appartamento di Bologna dove fu ritrovato il 27 giugno 2013, è stato condannato a 30 anni.

Nel processo in rito abbreviato davanti al gup Gianluca Petragnani Gelosi, il pm Maria Gabriella Tavano aveva chiesto la condanna all’ergastolo. Caria era imputato per omicidio volontario aggravato da stalking (iniziato a ottobre 2011), e dall’aver agito con crudeltà, oltre che tra le altre cose, di occultamento di cadavere.

La difesa: “Ricorreremo in appello”. “Trent’anni non sono l’ergastolo. Ed è una differenza sostanziale, sia dal punto di vista della condanna, sia dal punto di vista della vita detentiva ma anche, eventualmente, in un futuro, delle misure alternative”. E’ il commento dei legali di Giulio Caria, avv.Agostinangelo Marras e Savino Lupo, al termine dell’udienza davanti al Gup di Bologna che ha condannato il loro assistito a 30 anni per l’omicidio di Silvia Caramazza.

Il riferimento è alla facoltà che aveva il giudice di infliggere lo stesso l’ergastolo al loro assistito, nonostante lo sconto del rito abbreviato, togliendo solo l’isolamento diurno. I due legali hanno spiegato che non si aspettavano decisioni diverse sotto il profilo della responsabilità del delitto, ma “riteniamo che ci possa essere da rivedere in merito alla aggravante degli atti persecutori. Sotto questo profilo faremo di sicuro appello”.

La Procura. “E’ una sentenza che riconosce l’ottimo lavoro svolto dalla procura e dalla polizia, rispetta profondamente la vittima e spazza via, almeno in primo grado, tutte le insopportabili bugie dette dall’imputato”. Così il procuratore aggiunto di Bologna, Valter Giovannini, portavoce della Procura di Bologna, ha commentato la sentenza di condanna.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share