Omicidio a Capoterra, i due arrestati restano in carcere

Prima il faccia a faccia con Francesco Farigu durato oltre un’ora e mezza, poi quello con Ignazio Siddi che è andato avanti per un’altra ora. Tanto sono durati gli interrogatori di garanzia in carcere davanti al Gip del Tribunale di Cagliari, Giuseppe Pintori, nei confronti delle due persone arrestate con l’accusa di omicidio preterintenzioanle del 56enne Vicenzo Crisponi, morto dopo essere stato aggredito a picchiato a Capoterra, a circa 10 chilometri da Cagliari, per aver rifiutato uno spinello.

Gli arresti sono stati convalidati. Assistito dall’avvocato Marco Lisu, Francesco Farigu, 41 anni, ha ripetuto al giudice e al pubblico ministero, Gaetano Porcu, di non aver partecipato al pestaggio e di non aver mai avuto alcuna ragione di rancore nei confronti della vittima.

Ignazio Siddi, 43 anni, difeso dal legale di fiducia Marco Perra ha, invece, rimarcato che sarebbe stata la vittima, dopo insulti scambiati a distanza, ad avvicinarsi con lo scooter travolgendolo e dando vita alla lite finita male. Siddi ha anche confermato che Farigu, arrestato con lui dopo le indagini dei carabinieri, avrebbe semplicemente tenuto il suo cane durante la lite. Il sostituto procuratore Gaetano Porcu ha chiesto al Gip anche la conferma della custodia cautelare in carcer. Il Gip nel pomeriggio ha sciolto la riserva ed emesso una nuova misura cautelare: i due rimangono in carcere.

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