Omicidi Orune e Nule, in aula il racconto sulle ricerche del corpo di Masala

“Il cane si è soffermato a lungo in una pozza d’acqua nelle campagne di Pattada, al Km 42 della statale 128 bis, vicino al punto in cui è stata rinvenuta la Opel Corsa bruciata di Stefano Masala“. In aula nel tribunale di Nuoro, dove si celebra il processo nei confronti del 22enne di Ozieri Alberto Cubeddu – accusato degli omicidi dello studente di 19 anni di Orune Gianluca Monni e di quello del 29enne di Nule Stefano Masala avvenuti tra il 7 e l’8 maggio 2015 – la testimonianza del teste della difesa Enrico Gualtieri, del Centro Carabinieri Cinofili di Firenze, conduttore di uno dei due cani dell’unità cinofila che per giorni, dopo al scomparsa di Masala, hanno cercato le sue tracce.

Nella pozza d’acqua, però, non è mai stato ritrovato niente che potesse appartenere a Masala. Per il militare “dopo che l’auto è stata bruciata le tracce di Stefano si sono depositate nella pozza d’acqua. Ma non si può dire – ha precisato – se Masala fosse presente o meno nel momento in cui l’auto è stata bruciata”. Una testimonianza che non dà certezze su dove possa essere andato Stefano Masala dopo l’uscita di casa, quella notte del 7 maggio 2015, la stessa sera in cui, secondo la tesi della Procura di Nuoro, Masala sarebbe stato ucciso e fatto sparire da Alberto Cubeddu e Paolo Enrico Pinna, quest’ultimo minorenne all’epoca dei fatti e già condannato per entrambi gli omicidi in due gradi di giudizio. Un’udienza lunghissima quella di oggi, iniziata in mattinata con la deposizione di un altro teste della difesa, rappresentata dagli avvocati Fabrizio Rovelli e Mattia Doneddu. Si tratta del consulente Bruno Pellero, esperto in informatica e telecomunicazioni che ha sostenuto che alle 7.22 della mattina dell’8 maggio – venti minuti dopo l’omicidio di Monni – il telefono di Cubeddu è stato acceso oppure è uscito dall’area di copertura del wifi di casa. Per la pubblica accusa invece il telefono di Cubeddu quella mattina per alcune ore era rimasto a casa e non aveva generato traffico. Il processo riprenderà domani.

 

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