A Olbia la cocaina nera che sfugge ai vecchi narcotest: sequestrati due chili

Primo sequestro di cocaina nera in Sardegna: lo hanno fatto ieri i carabinieri di Olbia al porto dell’Isola Bianca durante lo sbarco di una nave proveniente da Livorno. È stato fermato Stefano Pinna, un cuoco ventisettenne di Monti, con precedenti penali. A insospettire i militari è stato proprio L’atteggiamento del giovane, quindi il controllo del bagaglio: la droga era dentro uno zainetto, divisa in quattro pacchi per un peso totale di oltre due chili. Il tutto accuratamente sigillato.

Accompagnato in caserma, dove è scattato il narcotest sulla sostanza, i carabinieri hanno dovuto però constatarne l’esito negativo. La sostanza, infatti, non è stata rilevata come stupefacente. Solo successivamente, grazie alla
collaborazione della Guardia di finanza di Olbia che ha messo a disposizione i narcotest di ultima generazione e da cui è emerso il principio attivo. Si tratta appunto di un tipo di cocaina chiamata “nera”, ottenuta mescolando particelle magnetiche nere di ferro e potassio tiocianato, un procedimento che permette alla sostanza di cambiare colore e odore e la rende non rintracciabile al fiuto dei cani e, tantomeno, con l’utilizzo dei narcotest di vecchia generazione. Pinna è stato trasferito nel carcere di Bancali con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

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