Nuoro in finale per il titolo di Città italiana della Cultura 2020

C’è anche Nuoro tra le dieci città selezionate dalla ministero dei Beni delle attività culturali e del turismo per aggiudicarsi il titolo di Capitale italiana della cultura 2020. La Commissione ministeriale, presieduta da Stefano Baia Curioni, ha annunciato oggi le finaliste del bando pubblicato lo scorso maggio: insieme alla città sarda si contendono il titolo Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Merano, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso. Il titolo sarà assegnato, come di consueto, nell’ambito di una cerimonia pubblica nella sede del ministero, a Roma, il prossimo 16 febbraio alla presenza del Ministro Dario Franceschini.

“Ci abbiamo creduto e abbiamo avuto ragione – ha commentato il sindaco di Nuoro Andrea Soddu -. Questo dimostra che la città ha tutte le carte in regola per la candidatura a capitale italiana della Cultura. Ora daremo il nostro meglio per la seconda fase e speriamo che la Sardegna intera tifi per noi, perché noi è tutta l’isola che voliamo rappresentare e non solo Nuoro. Tutti insieme possiamo trasformare questo sogno in realtà”. Soddisfatto anche l’assessore alla Cultura. “Alla fine quando credi in un progetto e ci metti l’energia che merita i risultati arrivano – ha sottolineato Sebastian Cocco – Abbiamo alimentato la consapevolezza di essere una città di cultura e dall’altra parte abbiamo riscoperto il senso della comunità unendo le forze e credendoci. Qualunque sia il risultato che Nuoro porterà a casa questa esperienza è stata già grandiosa”.

Le città della short list arrivano in finale superando le altre 21 candidate che hanno risposto al bando e ora dovranno presentare il proprio progetto nel corso delle audizioni della commissione. La città vincitrice potrà rappresentare per un anno la nuova offerta culturale e turistica nazionale, grazie al contributo statale di un milione di euro. L’iniziativa, istituita con la legge Art Bonus per il periodo 2015 – 2018 per valorizzare la progettualità delle candidate italiane a Capitale Europea della Cultura 2019 e divenuta stabile con la Legge di Bilancio 2018, è volta a sostenere e incoraggiare cartelloni di eventi e attività capaci di far recepire in maniera sempre più diffusa il valore della leva culturale per la coesione sociale, l’integrazione, la creatività, l’innovazione, lo sviluppo economico e il benessere individuale e collettivo.

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