Nuorese arrestato in Germania per traffico di migranti, parla la moglie

“Della situazione di mio marito non so niente. Non l’ho potuto sentire, né so il motivo per cui è stato fermato in Germania. Posso solo dire che non credo a quello che leggo nei giornali e alle tante versioni uscite in questi giorni”. Lo ha detto all’ANSA Valeria Acquas, la giovane moglie di Gianluca Giobbe, il disoccupato nuorese di 36 anni fermato alla frontiera in Germania e attualmente detenuto nel carcere di Norimberga, sembrerebbe – ma non ci sono conferme ufficiali – con la pesante accusa di traffico di migranti.

Mentre nulla trapela dalle indagini delle autorità giudiziaria tedesca, la famiglia di Gianluca Giobbe è molto preoccupata per le sorti del proprio congiunto. Era partito il 20 agosto all’estero per lavoro, così aveva detto alla moglie, ai parenti e agli amici. Ma di lui si sono perse le tracce la notte del 21 agosto quando ha inviato un affettuoso messaggio via Facebook alla moglie. Da quel giorno più niente. Irrintracciabile al cellulare. Finché la donna qualche giorno dopo la sua “scomparsa” ha pubblicato su Facebook un post disperato di aiuto. “Aiutatemi, vi prego, mio marito è partito per lavoro all’estero in Germania e dintorni, è scomparso il giorno 21 agosto. Qualsiasi notizia di avvistamento allertate le autorità competenti telefonando al 112 o al 113”.

Tante le condivisioni ed i messaggi di incoraggiamento alla giovane moglie, fino al 27 agosto quando Valeria Acquas pubblica questo post: “Ci tengo a comunicarvi che fortunatamente mio marito Luca è riuscito a mettersi in contatto con noi ringrazio tutti voi per la comprensione e collaborazione”.

La donna racconta di aver ricevuto la notizia del fermo del marito attraverso una lettera da parte dell’autorità tedesca. Giobbe sarebbe entrato nel mirino della Polizia nell’ambito di un’inchiesta della Dda sull’immigrazione clandestina qualche mese fa. L’uomo sarebbe stato fermato alla guida di un mezzo in cui si trovavano sei, sette migranti clandestini.

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