Niente vino in carcere, la rivolta giudiziaria del poeta-detenuto

È arrivato fino alla Corte di Cassazione. Ma da Roma hanno rivisto la sentenza e ordinato che il caso spetta ai giudici di Cagliari. Prima ancora il tribunale di Sorveglianza di Nuoro aveva rigettato il caso, così come riporta L’Unione sarda sarda oggi in edicola. Al centro il regolamento del carcere nuorese di Bad’e Carros che prevede il divieto di birra e vino dal 2013. Il detenuto Annunziato Zavattieri, poeta di 47 anni – ora trasferito a Oristano – ha avviato così il lungo iter giudiziario chiedendo un risarcimento perché gli sarebbe impedito di “avere una corretta e sana alimentazione”. La stessa battaglia era stata portata avanti anche nella casa circondariale di Biella da cui è arrivato nell’Isola. In seguito alla sentenza Torreggiani (condanna della Corte europea dei diritti dell’umo nel 2013) per danni da “detenzione non conforme” in tutta Italia si moltiplicano i ricorsi. E questo è un caso, seppur anomalo.

Chi è

Zavattieri, calabrese, è stato arrestato sedici anni fa per una faida tra cosche della ‘ndrangheta. Ha organizzato un concorso poetico tra i veri istituti di pena nazionali intitolato “La voce dei poeti sospesi”. E lui pure è un poeta premiato e riconosciuto.

Foto Roberto Pili

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