Nel Poligono di Quirra il napalm utilizzato in Vietnam?

“Dalle intercettazioni acquisite agli atti dalla Procura di Lanusei emerge che nell’area demaniale di Perdasdefogu, all’interno del poligono di Quirra, sono stati interrati fusti contenenti materiale nocivo, sicuramente diserbante utilizzato nella guerra del Vietnam prodotto da una ditta di Seveso, presumibilmente Napalm”. Lo rivela il deputato di Unidos Mauro Pili durante l’audizione del sostituto procuratore di Lanusei Biagio Mazzeo, ospite ieri della Commissione d’inchiesta sull’uranio impoverito. “Non possiamo escluderlo, ma la presenza di diserbante o napalm non è stata accertata”, questa la risposta del magistrato che ha sostituito Domenico Fiordalisi nel processo per omesse cautele ai graduati che negli anni si sono avvicendati al comando del poligono ogliastrino.

Sebbene il napalm o i diserbanti, come l’Agente Arancio, utilizzati in Vietnam non siano stati ritrovati all’interno del Pisq, nel poligono non mancano certo altri elementi tossico-nocivi, ricorda Mazzeo, che cita, tra gli altri, i risultati delle analisi realizzate dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale nel 2011. “Le matrici  prelevate da animali di allevamento, latte, formaggi, foraggi, acqua hanno fatto registrare la presenza piombo, cadmio, arsenico, antimonio, bario, cobalto, cromo, torio e in piccola quantità uranio“, spiega il pm.

Si tratta, con ogni probabilità, degli effetti delle esercitazioni a fuoco e dei brillamenti degli armamenti risalenti alla seconda guerra mondiale e ormai obsoleti effettuati nell’area militare dagli anni ’80 sino al 2008. “Le sessioni di brillamento duravano mesi. In genere, i militari scavavano buche profonde 20 mesi e si avvalevano di una carica di tritolo dell’ordine di7-800 chili per eseguire il brillamento”, spiega Mazzeo.

I brillamenti uniti alla compromissione dell’ambiente e della salute umana –  ricordata anche dal procuratore –  offrono lo spunto al presidente della Commissione Gian Piero Scanu per chiedere se non sia possibile riaprire il fronte del disastro ambientale, capo d’accusa stralciato dal giudice delle indagini preliminari a conclusione delle indagini del pm Fiordalisi. “La possibilità esiste, ma speriamo soprattutto in pronuncia che riconosca la sussistenza di questa aggravante”.

In mattinata, invece, la Commissione sull’uranio impoverito ha audito il generale dell’Aeronautica Roberto Nordio, Sottocapo di Stato Maggiore della Difesa che ha invece parlato del poligono di Capo Teulada, rivelando che il materiale radioattivo presente a Teulada è stato trasportato d’urgenza al Cisam (Centro interforze studi per le applicazioni militari) di Pisa lo scorso 24 agosto per ordine dello Stato Maggiore dell’Esercito.

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