Mobbing e calunnia, cadono le accuse a sindaco M5S di Assemini

Per l’accusa di diffamazione nei confronti dell’ex vice segretaria comunale, il sindaco di Assemini (Cagliari), Mario Puddu, portavoce regionale del Movimento 5 Stelle, dovrà attendere la formale chiusura delle indagini e poi la decisione del pubblico ministero Giangiacomo Pilia, ma per il momento il primo cittadino – come anticipato oggi dal quotidiano L’Unione Sarda – ha incassato la richiesta di archiviazione dalle accuse di abuso d’ufficio, maltrattamenti e calunnia.

Gli stessi reati venivano contestati anche al vice sindaco di Assemini, Jessica Mostallino, e al consigliere Roberto Melis, che ora attendono la definitiva archiviazione del Gip. È dunque destinata a ridimensionarsi, salvo colpi di scena, l’inchiesta sul sindaco grillino nata dall’esposto dell’ex vice segretaria Daniela Petricci, tutelata dall’avvocato Carlo Amat, che accusava Puddu di averla rimossa dal servizio con un presunto mobbing che però il magistrato non avrebbe ravvisato. Fatti avvenuti nel 2014.

I testimoni sentiti dalla polizia giudiziaria non hanno fatto emergere un quadro vessatorio contro la dipendente. Ora bisognerà attendere la chiusura dell’inchiesta per l’ipotesi di diffamazione scaturita su una chat di WhatsApp con frasi ritenute offensive dalla vice segretaria.

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