A Minsk in mostra l’agroalimentare sardo per trainare l’export

Tavola apparecchiata a Minsk, in Bielorussia. E sulla tovaglia ci sono olio d’oliva, panade di Oschiri, pane carasau, pasta, formaggi e vini: tutti rigorosamente fatti in Sardegna. Sono i prodotti dell’artigianato agroalimentare isolani sardo che per quattro giorni saranno protagonisti degli appuntamenti organizzati da Confartigianato Imprese Sardegna per il progetto di internazionalizzazione “StoreSardinia“.

Il programma a Minsk nei primi due giorni prevede sia incontri con buyer e importatori locali e internazionali, titolari di piattaforme di distribuzione e ristoranti, sia meeting presso le grandi catene di distribuzione organizzata e nei gourmet, dove le aziende sarde presenteranno i propri prodotti. Venerdì 2 giugno, in occasione della Festa della Repubblica italiana, la delegazione degli imprenditori sardi presenterà produzioni e territori all’ambasciatore italiano in Bielorussia, Stefano Bianchi, e agli oltre 600 invitati selezionati che, così, potranno degustare e conoscere vini e prodotti alimentari e stringere accordi commerciali.

“Nei Paesi dell’area euroasiatica l’interesse per i prodotti sardi è molto forte – afferma Stefano Mameli, coordinatore del progetto StoreSardinia e segretario regionale di Confartigianato – per questo andiamo avanti con il progetto che propone all’estero le nostre specialità, facendole conoscere per il loro valore e la loro genuinità”. Confartigianato Imprese Sardegna, sulla valorizzazione dell’export, lavora a un progetto per le imprese che vogliono essere presenti sul mercato dell’Europa occidentale. “A luglio, infatti, – annuncia il coordinatore – attendiamo l’arrivo in Sardegna di una decina di operatori specializzati negli acquisti che incontreranno 25 imprese dell’agroalimentare sardo e visiteranno aziende e i territori che fanno nascere i nostri prodotti”.

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