Migranti, Minniti: “Centro rimpatri a Macomer, il progetto va avanti”

Va avanti il progetto per la realizzazione del Centro di Permanenza per il Rimpatrio (Cpr) a Macomer, nel Centro della Sardegna. La conferma è arrivata oggi, a margine dell’incontro sui migranti in prefettura a Nuoro, alla presenza del ministro dell’Interno Marco Minniti, che poco prima della riunione ha avuto un faccia a faccia con il governatore Francesco Pigliaru e il sindaco di Macomer, Antonio Onorato Succu. Il primo passo sarà quello di sottoscrivere un patto per la sicurezza dell’area del Marghine, nel Nuorese occidentale, dove sorge appunto Macomer.

“Il ministro ci ha detto che la struttura di accoglienza, che è l’ex carcere a Bonu Trau, sarà un carcere vero e proprio da cui non si potrà uscire liberamente – spiega Succu – inoltre ha chiesto al presidente Pigliaru e alla prefetta Carolina Bellantoni di predisporre un patto sulla sicurezza in tutto il Marghine in vista dell’avvio della struttura”. Quanto al numero dei migranti che potranno essere ospitati nel Cpr, il sindaco spiega che “il ministro non ci ha dato numeri, ma ha detto che verrà stabilito un numero massimo in base alle potenzialità della struttura di accoglienza e in base a come verrà potenziata con i lavori di ristrutturazione: sarà questo il compito dei tecnici. Ci ha, inoltre, comunicato, e questa è una cosa molto positiva – ha annunciato infine il primo cittadino – che sarà riaperta a Macomer la sede della Guardia di Finanza”.

“L’Italia è un Paese che accoglie e continuerà ad accogliere  ha detto Minniti – tuttavia l’Italia sa che l’accoglienza ha un limite oggettivo nella capacità di integrazione perché naturalmente non si possono fare politiche di integrazione per un numero illimitato di persone. Noi dobbiamo lavorare perché questi processi non siano lasciati all’emergenza e alla casualità ma siano governati”, ha chiarito. “I Paesi che sanno integrare sanno costruire una prospettiva per il futuro, gli altri avranno un futuro sempre più difficile”. Dopo avere ascoltato alcuni interventi di migranti ospitati nei centri di accoglienza nell’Isola, l’esponente del governo ha sottolineato che queste persone sono “nel contempo molto grati al Paese che li ha accolti e hanno la capacità di portare la storia e la cultura dei Paesi di provenienza”.

“La visita del Ministro Minniti è il segnale tangibile dell’attenzione da parte del Governo su alcune questioni cruciali per la Sardegna quali l’accoglienza e gli attentati agli amministratori. La sua presenza non ha soltanto un valore simbolico di vicinanza delle istituzioni nazionali, ma è stata l’occasione per affrontare da vicino i problemi e definire gli interventi”. Lo afferma il segretario regionale del Pd, Giuseppe Luigi Cucca. “Lo ringrazio a nome di tutto il Partito Democratico – prosegue Cucca – perché appena sollecitato ha dato immediata disponibilità comprendendo l’importanza della sua visita nell’Isola. Sul tema dell’immigrazione e dell’accoglienza la Sardegna, come ha giustamente ricordato Minniti, sta svolgendo un importante ruolo anche sperimentando forme di integrazione sostenibile che coinvolgono tutti i livelli istituzionali, le associazioni e le comunità. Un modello di solidarietà che può essere un valido esempio per le altre regioni”. “Sul fronte degli attentati agli amministratori – prosegue il segretario regionale del Pd – credo che la visita di oggi abbia segnato un nuovo percorso per intraprendere una linea dura, sia dal lato della prevenzione, attraverso le misure di sicurezza che saranno potenziate anche grazie al contributo della Regione, che dal lato della repressione. Il Partito Democratico seguirà da vicino tutti i passaggi che seguiranno gli impegni presi oggi con il Governo”.

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