I 47 migranti tornati a Napoli. A Sadali ne arrivano altri 50 dalla Sicilia

I 47 “ribelli” di Sadali e Ottana sono partiti ieri sera per Napoli, ma in Sardegna sono arriva altri 50 migranti provenienti dalla Sicilia. Lo annuncia la Prefettura di Nuoro. I 47 sono stati imbarcati dopo le 20 di ieri all’aeroporto cagliaritano di Elmas. Erano arrivati lunedì in Sardegna e avevano subito messo in piedi una protesta perché si rifiutavano di alloggiare in un albergo di Sadali. Saranno riportati nella zona del napoletano da dove provenivano e dove avevano chiesto di tornare. Di questi, 21 giungeranno a Elmas da Sadali, altri 26 da Ottana dove avevano accettato di alloggiare dopo lunghe trattative con gli inquirenti, con la promessa che sarebbero ripartiti subito alla volta di Napoli. Il Nuorese però dovrà dare ospitalità ad altri 50 migranti in arrivo oggi in Sardegna: “Lo stesso aereo che riporterà i 47 migranti allo scalo Roma-Fiumicino, che poi proseguiranno in pullman per Napoli – ha detto all’ANSA Pietro Pintori, vice Prefetto Vicario di Nuoro – porterà in Sardegna, intorno alle 19:20 altri 50 migranti. Tra questi forse ci saranno non solo africani, ma anche siriani o di altre zone in guerra, migranti che dovranno essere accolti dalla Provincia di Nuoro, nell’albergo Janas di Sadali, in cui i 47 avevano rifiutato di alloggiare”. I nuovi migranti – la cui ripartizione per le varie province d’Italia è che stata concordata dalla conferenza Stato-Regioni – sono giunti ieri nelle coste della Sicilia e hanno bisogno di una struttura di prima accoglienza che per loro sarà appunto la Provincia di Nuoro.

Il sindacato di polizia: “A Sadali continua l’emergenza”. “A Sadali rivolta cessata? Protesta rientrata? Tutto a posto, dunque? Niente affatto. La vera emergenza, continua e costante, la vivono gli Operatori delle Forze dell’Ordine spediti a svolgere servizi legati alla materia dell’immigrazione disposti non di rado con pressappochismo e con una superficialità tale da metterne a serio rischio l’incolumità”. Sono le parole del segretario nazionale del sindacato di polizia Coisp Franco Maccari, in merito a quanto accaduto a Sadali nei giorni scorsi. “Indipendentemente dal pasticcio che qualcuno ha combinato nel caso specifico e che non conosciamo in dettaglio – continua -, non è giustificabile, non avrebbe dovuto essere neppure concepibile che si creassero le circostanze vissute dai colleghi, dove in un solo istante sarebbe potuta succedere una tragedia”. Maccari spiega che “non si possono far scortare 47 persone da sei uomini, non si può disporre il respingimento di decine di immigrati affibbiandolo a quattro, e dico quattro poliziotti. Non si possono fronteggiare sbarchi di centinaia, quando non migliaia, immigrati con il poco personale presente, quello distratto sistematicamente dall’attività territoriale”. Il segretario nazionale del Coisp interviene anche sul trasferimento dei 47 immigrati nuovamente a Napoli. “Lo scopo di tutta questa costosa e rischiosa faccenda qual era? – conclude – Far fare ai 47 immigrati un giro turistico per l’Italia a spese dei contribuenti e, ovviamente, dell’incolumità degli Operatori delle Forze dell’Ordine impiegati? Cos’è, qualcuno ci ha provato e non riuscendo nel suo misterioso intento ha preferito ripristinare lo status quo? Una cosa è certa: all’assurdo non c’è limite”.

 

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