“Papa Francesco è un richiamo vivente agli emigrati. Argentino di nascita, ma di origini piemontesi è un testimone delle famiglie italiane costrette ad abbandonare la loro terra”. Monsignor Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari, accoglie così la nomina del nuovo Pontefice. “La sua presenza è un pensiero costante sotto gli occhi di tutti ai tanti che arrivano nelle nostre terre. Come avevano fatto i suoi genitori partendo dall’Italia e arrivando in Argentina e i miei nonni prima di loro”. L’arcivescovo di Cagliari sottolinea anche il lavoro del collegio dei Cardinali. “Hanno dimostrato che frattura e differenze sono cose diverse”.
L’elezione di Papa Francesco salutata con entusiasmo ed emozione dalla Curia arcivescovile di Cagliari. “Lo accoglieremo nella nostra isola con grande gioia”, ha concluso l’arcivescovo, mentre Padre Maurizio Teani, gesuita, preside della Facoltà di Teologia di Cagliari, osserva: “E’ stata una doppia sorpresa, per questa scelta e perché appartiene a questo ordine religioso, si è presentato in modo semplice e sobrio, atteggiamento sottolineato già dalla scelta del nome”. Padre Giovannino Tolu, Rettore della Basilica di Bonaria ha ricordato con orgoglio il legame con la Sardegna: “Abbiamo una Madonna in comune, quella di Bonaria, infatti Buenos Aires significa buona aria, Bonaria, ed è stata fondata dai marinai in onore di questa Madonna. Possiamo unire le preghiere per la salvezza dei popoli e per aiutare l’isola a uscire dalla crisi”.
