Meridiana, Rigotti conferma i licenziamenti

Il nuovo board di Meridiana , nominato ieri dal cda della compagnia aera sarda, è già a Olbia ,nella sede dell’azienda . Colin Smith, affermato professionista in finanza internazionale, con molti anni di esperienza nell’industria del trasporto aereo e Fabian Bachrach fondatore e manager di Air Finance Corporation, sono arrivati questa mattina alle 10.30 all’aeroporto Costa Smeralda con il primo volo Meridiana proveniente da Linate accompagnati dal numero uno della compagnia aerea, il presidente Marco Rigotti . Presto verrà presentato il nuovo amministratore delegato nominato ieri al posto di Roberto Scaramella, l’irlandese Richard W. Creagh. Rigotti, l’uomo più vicino all’Aga Khan, ha incontrato i sindacati, riuniti con l’azienda per discutere dei 1634 licenziamenti. Rigotti è stato durissimo e netto, riconfermando la procedura di licenziamento per 1634 dipendenti di Meridiana: “La linea non cambia, ci sarà un’accelerazione sul processo di ristrutturazione, che comprende i licenziamenti e la riduzione di altri costi”. Subito dopo lo stesso Rigotti ha fatto alcune dichiarazioni alla stampa: “Non abbiamo alternativa ai licenziamenti. E’ spiacevole per chiunque dover fare una cosa del genere, ma questa è la realtà. Non possiamo tenere tutti gli assistenti di volo – ha spiegato il presidente di Meridiana Spa – più di 900 persone, di cui 600 assunti attraverso le cause, perché per fare questo servirebbero almeno 60 aerei in servizio. I sindacati sapevano che questo sarebbe stato il percorso fin dal 2011, quando firmarono l’accordo per 4 anni di cassa integrazione e per la successiva mobilità”.

Da oggi al via l’avventura di Richard Creagh

Il nuovo amministratore delegato di Meridiana, Richard Creagh, vanta una grande esperienza nel settore del trasporto aereo. Dopo una lunga carriera di successo in Aer Lingus, è entrato in Ukraine International Airlines nel 1993, accettando la sfida di sviluppare la compagnia aerea e di trasformarla in una compagnia di bandiera competitiva e redditizia. La nuova strategia disposta dal principe Karim Aga Khan parla dunque una lingua straniera evidenziando la volontà di dare una nuova marcia alla compagnia aerea sull’orlo del fallimento . Il cambiamento non riguarderà, dunque, la procedura di mobilità in atto che prevede il licenziamento di 1634 lavoratori fra volo , terra, maintenance ecall center. Resta ben salda anche la posizione del direttore delle Risorse umane, Paolo Carcone, che diventa unico interlocutore durante la procedura e ha piena fiducia del cda e dell’azionista . Si prosegue dunque con la mobilità e la strategia di riduzione drastica del personale, ma per il momento sembra essere scongiurata qualsiasi ipotesi di chiusura, come aveva invece paventato lo stesso Scaramella in una intervista rilasciata domenica sulle pagine del Corriere della Sera. Ufficialmente Roberto Scaramella si è dimesso per motivi personali, ma secondo rumors molto attendibili il manger da tempo non era più in sintonia con la proprietà . “Per proseguire con il rilancio di Meridiana – aveva dichiarato Scaramella – serve un nuovo intervento finanziario della proprietà . Dopo i sacrifici occorre pensare a rimettere in piedi la compagnia aerea”. Ma il piano dell’amministratore delegato uscente non ha trovato il placet del fondo Akfed e dell’Aga Khan che in Meridiana hanno già iniettato risorse per 350 milioni di euro negli ultimi 5 anni.

Per scongiurare la chiusura occorre preparare una vendita

La scelta della nuova squadra che dovrà portare avanti la compagnia aerea sembra allora portare verso una soluzione diversa . Per scongiurare la chiusura di Meridiana occorre preparare la compagnia per una ipotetica vendita . Le dimissioni di Scaramella e la nomina dei nuovi manager preoccupano i sindacati . Per coloro che hanno pensato per un attimo che le dimissioni (ufficialmente per motivi personali) di Scaramella potessero significare un passo indietro sulla procedura di mobilità per i 1634 lavoratori della compagnia aerea con sede a Olbia, Meridiana – in una nota stampa – ha confermato come “il Consiglio di amministrazione di Meridiana fly, nella sua nuova composizione, in accordo con l’Azionista di controllo ha espresso l’intendimento di accelerare il processo di turnaround del business già positivamente avviato dal precedente management, confermando integralmente la procedura di mobilità coerentemente con quanto già annunciato dall’Azienda”. Si prosegue dunque con la mobilità e la strategia di riduzione drastica del personale, ma per il momento sembra essere scongiurata qualsiasi ipotesi di chiusura, come aveva invece paventato lo stesso Scaramella in una intervista rilasciata domenica sulle pagine del Corriere della Sera. Meridiana comunica infatti che “la riduzione dei costi, il recupero di competitività e la stabilizzazione della situazione finanziaria saranno tra i principali obiettivi per costruire una compagnia aerea migliore e più forte”.

I curriculum dei nuovi manager: da Creagh a Smith e Bachrach

I manager venuti dall’estero, affiancati da un fedelissimo tra i dirigenti sardi storici della compagnia dell’Aga Khan. Questa la nuova strategia dettata direttamente dal principe Karim Aga Khan con la nomina di Richard Creagh come nuovo Executive Vice Chairman di Meridiana Fly e Air Italy, affiancato da Ivano Pippobello. Creagh vanta una grande esperienza nel settore del trasporto aereo. Dopo una lunga carriera di successo in Aer Lingus, è entrato in Ukraine International Airlines nel 1993, accettando la sfida di sviluppare la compagnia aerea e di trasformarla in una compagnia di bandiera competitiva e redditizia. Colin Smith, Board advisor di Meridiana Fly e Air Italy, è un affermato professionista in finanza internazionale con molti anni di esperienza nell’industria del trasporto aereo. Per 12 anni, ha lavorato come senior manager nel Regno Unito per il gruppo bancario e di investimenti Charterhouse, occupandosi di sviluppo e strategia a livello Corporate. Nel settore del trasporto aereo, ha fornito consulenza strategica e finanziaria a molte compagnie europee, medio orientali e americane, tra le quali SAS, Iberia, Aer Lingus, TAP, British Airways, Gulf Air, TWA e Ukraine International Airlines. Attualmente è presidente e responsabile della società di consulenza Lacey Smith Ltd.
Fabian Bachrach, Board advisor di Meridiana Fly e Air Italy, è fondatore e manager di Air Finance Corporation, una società basata in Florida e riconosciuta a livello internazionale nel settore della consulenza e del leasing degli aeromobili con attività negli Stati Uniti, in Europa, America Latina e Africa. Come consulente finanziario ha operato per molte compagnie e del trasporto aereo internazionali occupandosi di acquisizione e dismissioni di aeromobili. In precedenza è stato vice presidente Marketing di Guinness Peat Aviation Plc, responsabile delle attività della società in America Latina.

L’ultima intervista di Scaramella: “Non resterò qui a veder morire la compagnia”

Ufficialmente sono dimissioni per motivi personali. Ma l’addio di Roberto Scaramella dal ruolo di amministratore delegato di Meridiana fly e da tutte le altre cariche ricoperte nel gruppo sa tanto di siluramento. Proprio nel bel mezzo di una cruenta battaglia con i sindacati dopo l’annuncio dei 1634 esuberi. Quali sono i motivi dell’addio? Una rottura con l’azionista di riferimento, il fondo Akfed del principe Aga Khan? Non si conoscono i particolari, ma certamente insospettiscono i tempi, a solo due giorni da un’intervista durissima rilasciata domenica da Scaramella sul Corriere della Sera. «Se si preferisce la morte dell’azienda, allora non c’è più bisogno di me». Parole che ogi suonano premonitrici dopo l’annuncio delle dimissioni di Roberto Scaramella. Sul piatto c’è la sopravvivenza della compagnia, seppure in una veste ridimensionata, con 18 velivoli in tutto (Meridiana Fly più Air Italy) e circa mille dipendenti. Dopo che 1.634 colleghi avranno seguito il destino della mobilità.

Un ultimatum forse non gradito dal fondo Akfed

Alla base della rottura potrebbe esserci proprio quell’avviso molto forte lanciato da Scaramella al fondo Akfed nell’intervista al quotidiano milanese. Qualcosa di insolito per uno molto riservato e che ha sempre seguito alla lettera le direttive dell’azienda. Scaramella metteva in dubbio proprio la permanenza nella compagnia, facendo presente al fondo Akfed una necessità cruciale: per andare avanti servono i capitali per ripianare le perdite. Scaramella invitava i sindacati a raggiungere un accordo, ma soprattutto invitava Akfed a mettere altri soldi. “L’altra condizione è il supporto finanziario dell’azionista – dichiarava l’ex amministratore delegato – almeno le perdite devono essere compensate. Certo i due fronti sono legati e il clima di tensione non aiuta». Parole cristalline, fin troppo franche. Altro denaro da mettere nella compagnia, senza la certezza dell’accordo con i sindacati e con all’orizzonte la probabilità di una montagna di cause legali. Forse troppe poche certezze per la permanenza di Scaramella alla guida di Meridiana fly.

Giandomenico Mele

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