Meridiana, Rigotti avverte: “Senza il Qatar aumentano gli esuberi”

Una “comunicazione urgente” del presidente Marco Rigotti mette in guardia i lavoratori Meridiana: “Se non si creano le condizioni per la partnership con il Qatar i numeri degli esuberi sono destinati ad aumentare”. Un avvertimento destinato, con molta probabilità, a tutti quei lavoratori che, presentando un certificato di malattia, hanno messo in tilt l’operativo della compagnia aerea.

15 voli cancellati

Anche oggi la compagnia aerea è stata costretta a cancellare 15 voli e ritardare otto voli di alcune ore. Diversi lavoratori, soprattutto assistenti di volo, hanno presentato certificati di malattia. La compagnia, che sta facendo i conti con le assenze del personale, sta cercando di trovare le soluzioni per operare nuovi voli sia con propri aerei che con quelli di altre compagnie europee, pur di trasportare i passeggeri che, avvisati sin da ieri, attendono i nuovi orari di partenza.

Senza accordo con il Qatar gli esuberi saranno oltre 900

Leggendo fra le righe la comunicazione del presidente di Meridiana Rigotti (leggi la lettera) significa che i disagi creati dai lavoratori che hanno presentato il certificato di malattia potrebbero influire negativamente sul buon esito dell’accordo con Qatar Airways portando ad oltre 900 il numero degli esuberi. L’accordo siglato al ministero dello Sviluppo economico prevede la riduzione del personale solo in funzione dell’accordo con il Qatar. E al momento, con la compagnia aera del Golfo, c’è solo un “memorandum of understanding” che non è affatto vincolante né per una parte né per l’altra. In queste ore gli avvocati sia di Meridiana che della compagnia qatariota si stanno dando da fare per stendere e definire il contratto vero e proprio. Fino a quando non ci sarà una firma di accordo potrebbe accadere di tutto, perfino la rinuncia del Qatar ad entrare con il 49% delle azioni in Meridiana. Certo, a garanzia di questo accordo ci sono troppi testimoni illustri, in primis il Governo italiano.

La teoria del “complotto”

Ma i sindacati che non hanno voluto firmare l’accordo iniziano a pensare male. Circola da giorni una teoria secondo la quale l’ingresso del Qatar sarebbe stata solo una messinscena per far abboccare i sindacati. Per ottenere la firma su un nuovo contratto più leggero e per ottenere l’accordo quadro al Mise necessario a liberarsi di una bella fetta di personale in maniera indolore.

Conciliazioni in aumento

Di fatto i vertici Meridiana sono riusciti ad ottenere un risultato: alle 12.00 di oggi nella sede della Confindustria, in zona industriale ad Olbia sono state raccolte 350 adesioni adesioni alla conciliazione, ovvero la disponibilità alla non opposizione al licenziamento. Chi ha scelto questa strada, domani, 30 giugno 2016, ultimo giorno utile per averne diritto, potrà presentare agli uffici del Lavoro la domanda di mobilità che consentirà i due anni di remunerazione di ammortizzatori sociali supplementari.

Chi non si è voluto arrendere a questa decisione si è presentato ugualmente agli sportelli dell’ufficio del Lavoro per presentare la richiesta di mobilità con la speranza che la lettera di licenziamento, con i 120 giorni di preavviso, sia sufficiente a garantire i due anni supplementari di ammortizzatori sociali. Una richiesta che difficilmente potrà essere accolta dal momento che per poter avviare la mobilità occorre essere definitivamente fuori dal perimetro aziendale.

La “sorpresa” dei carichi familiari

L’arrivo delle lettere di licenziamento ha creato grandi sorprese fra i lavoratori che avevano calcolato la propria posizione in base all’anzianità. Non essendoci stato un accordo sugli esuberi i sindacati non hanno potuto gestire i criteri di licenziamento. E dunque sono prevalsi quelli previsti dalla legge che indica i lavoratori con figli a carico come le persone da tutelare per eccellenza rispetto anche a chi ha una maggiore anzianità lavorativa ma non ha figli.

Costanza Bonacossa

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