Meridiana, contro i 1.634 licenziamenti una marcia funebre a Olbia

È in corso a Olbia la manifestazione dei lavoratori di Meridiana contro i 1.634 esuberi confermati dall’amministratore delegato,  Roberto Scaramella, anche nell’incontro di martedì a Roma, nel quale la società ha presentato al ministero del Lavoro il piano industriale. Il personale di terra e di volo sta manifestando in corteo intorno all’aeroporto in una sorta di marcia funebre che è arrivata sino al centro della città. Di ieri, invece, l’ordine del giorno votato all’unanimità dal Consiglio regionale e col quale si chiede l’impegno del Governo nazionale per la soluzione della vertenza.

“Io sono con voi”, li ha incoraggiati il sindaco Gianni Giovannelli che ha raggiunto il gruppo di manifestanti, circa un centinaio. Alle 15, invece, è programmata un’assemblea aperta, convocata dai sindacati al Museo Archeologico. Il primo cittadino in questi giorni ha chiesto al presidente della Sardegna, Francesco Pigliaru, di chiedere un incontro con l’Aga Khan. Nel frattempo il gruppo “Io sono un esubero Meridiana” denuncia un incontro che sarebbe avvenuto nei giorni scorsi tra i dipendenti Air Italy e Scaramella. “Hanno incontrato i loro dipendenti preferiti, il futuro della Meridiana” crivono, aggiungendo che avrebbero discusso della mobilità “entro il 21 Ottobre per 1600 dipendenti Meridiana”. Secondo ilpost, l’Ad avrebbe assicurato ai dipendenti Air Italy che le due Aziende “rimarranno separate fino a quando non verranno licenziati i 1.600 dipendenti Meridiana”. Mirkop Idili, segretario della Cisl Gallura, sottolinea:  “Se fossero confermate queste indiscrezioni, sarebbe la certificazione che la Società ha ormai già pianificato tutto, per questo Governo e Regione devono incalzare la Compagnia. Se passasse questopercorso, sarebbe un gravissimo precedente che potrebbe esser utili anche ad altre società che, in periodi di crisi, per abbassare il costo del lavoro non dovrebbero far altro che acquistare un’altra società con contratti di lavoro più vantaggiosi per l’Azienda e poi effettuare il travaso dei dipendenti. Un’assurdità”, conclude Idili.

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