Meridiana, 75 giorni per evitare i licenziamenti

Sono 75 i giorni per evitare i licenziamenti in Meridiana. Politica e parti sociali, Governo e Regione, cercheranno di limare sui numeri: 1634 lavoratori fuori dall’azienda sono troppi. Il punto è che la compagnia non intende recedere dai suoi propositi e nemmeno transare sui numeri. Poi c’è il problema della mobilità: 110 milioni all’anno per tre anni, questa è la cifra che lo Stato dovrebbe mettere per garantire l’80% dello stipendio a tutti i dipendenti licenziati. Senza contare le altre voci del Fondo speciale del Trasporto aereo: tre euro su ogni biglietto che pagano i viaggiatori, più i contributi versati dai lavoratori stessi. Da giovedì prossimo, 25 settembre, data di convocazione delle parti sociali da parte di Meridiana, per la procedura di mobilità di 1634 dipendenti scatteranno le lancette dell’orologio. I tempi previsti dalla legge per la chiusura della partita esuberi sono strettissimi: ci sono 45 giorni di tempo per trovare un accordo con i sindacati e altri 30 giorni nel caso non si trovasse un accordo con le parti sociali. In 75 giorni i licenziamenti per 262 Piloti, 896 assistenti di volo, 320 del personale di terra più 156 unità per Meridiana Maintenance verranno formalizzati. Per l’azienda la procedura è scattata formalmente il 15 settembre scorso. Ma anche se si considera come valida la data del 25 settembre, entro i primi di dicembre Meridiana manderà a casa un esercito di lavoratori.

Trattativa complicata, resteranno massimo 4 aerei

E pare che non ci siano grandi margini di manovra nella trattativa con le parti sociali, che vorrebbero almeno dimezzare i licenziamenti. I numeri dovrebbero essere proprio quelli annunciati dal vettore la settimana scorsa. Perché il piano dell’azienda è quello di snellire la struttura di Meridiana, per seguire il modello più snello che la renda competitiva nel mercato del trasporto aereo. Meridiana si ridurrà a tal punto da diventare un’azienda con una flotta di 2, massimo 4 aerei che verranno destinati alla continuità territoriale da e per la Sardegna e con un organico di circa 100 persone. Mentre la gran parte dell’attività di volo si sposterà sulla controllata Air Italy. L’Ad Roberto Scaramella ha sempre ribadito che delle due compagnie che fanno parte del gruppo, solo Air Italy può stare sul mercato perché ha un costo del lavoro inferiore rispetto a quello di Meridiana. Queste saranno anche le ragioni che l’azienda farà valere nel confronto con i sindacati di giovedì prossimo. E al confronto con Meridiana previsto a Roma si potrebbe registrare una assenza importante, quella dell’ex segretario nazionale della Cgil Trasporti, Mauro Rossi, protagonista assoluto per due mandati consecutivi della trattativa con Meridiana per conto del “sindacato rosso”. Rossi è stato recentemente sostituito da Antonino Cortorillo.

Meridiana: “Il Tribunale di Tempio ha respinto i ricorsi della Cgil contro la strategia aziendale”.

L’estromissione di Mauro Rossi dalle trattative può non essere casuale. Era stato proprio lui a inaugurare la stagione delle aule giudiziarie nei rapporti con la compagnia aerea, con una serie di denunce sul presunto travaso di attività di Meridiana su Air Italy, utilizzando in modo fraudolento gli ammortizzatori sociali. Proprio ieri Meridiana – con un comunicato stampa – ha reso noto che lo scorso 28 agosto il tribunale di Tempio Pausania ha respinto il ricorso presentato dalla Filt-Cgil riguardante le operazioni di wet-lease svolte da Air Italy per conto di Meridiana fly e la riammissione del personale impiegato sull’aeromobile Airbus 330 di cui l’azienda era stata costretta a interrompere l’attività. Per queste condotte non è emerso alcun carattere di antisindacalità e le stesse condotte sono state pertanto giudicate legittime. “Con riferimento a quanto riportato da alcuni organi di stampa circa la denuncia presentata alla Procura di Tempio dalla Filt-Cgil per l’impiego fraudolento degli ammortizzatori sociali ad opera dell’azienda – spiega la nota della compagnia aerea – Meridiana ribadisce quanto ampiamente comunicato nei mesi scorsi sulla piena legittimità del proprio operato, nel rispetto peraltro degli accordi sottoscritti con tutte le OO.SS. fin dall’avvio della procedura di cassa integrazione straordinaria”.

L’attacco dei lavoratori: “Scaramella prende 700 mila euro all’anno”

Durissimo l’attacco che alcuni lavoratori, attraverso la mail del gruppo “Io sono un esubero Meridiana”, lanciano all’amministratore delegato Roberto Scaramella. Premesso che si tratta di un gruppo spontaneo e che non sono dichiarazioni ufficiali di una componente sindacale, riportiamo la nota stampa che accusa l’Ad Meridiana di percepire “ più di 700.000 euro l’anno, più di quanto percepisca l’Ad di Air France o Easy Jet e continua a percepirli tutti, senza decurtazioni né sacrifici, senza essere riuscito a fare un solo euro di utile in due anni. Il taglio doloroso è stato annunciato pochi giorni fa, insieme ad un non ben definito piano industriale e al lancio di nuove rotte, che però non farà il personale navigante Meridiana, che andrà tutto in mobilità, ma i meno costosi e più flessibili “cugini” di Air Italy, compagnia al 100% di proprietà di Meridiana”.

Giandomenico Mele

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