Mercato elettronico della P.a.: “Opportunità non colta da aziende sarde”

In Italia 2,5 miliardi di euro, in Sardegna 87,5 milioni. E’ il totale degli acquisti della pubblica amministrazione che passa attraverso il Mercato elettronico della P.a., cosiddetto Mepa. Una cifra che è cresciuta del 1.434% dal 2008 quando a livello nazionale gli acquisti ammontavano a 172 milioni di euro secondo i dati pubblicati da Consip e rielaborati da Confcommercio Nuoro per l’intera associazione nell’Isola. Un’opportunità che non è stata pienamente colta da molte imprese della Sardegna, visto che degli 87,5 milioni ben 34,3 mln di acquisti vengono fatti fuori dall’Isola e “non per colpa delle pubbliche amministrazioni, ma per mancanza di offerte da parte delle imprese sarde”. Se la provincia di Cagliari vede un valore di acquisti fatti dalle P.a. dai fornitori locali per il 51,6% (33,2 mln) e Nuoro per il 45,4% (5,4 mln), le altre provincie non superano il 40%: Carbonia Iglesias (24,80% con 3,9 mln), Medio Campidano (11,60% con 3 mln), Ogliastra (22,20% con 2,5 mln), Olbia Tempio (23,10% con 7,3 mln), Oristano (35,50% con 6,9 mln) e Sassari (32,80% con 24,7 mln). Inoltre le imprese sarde che operano sul Mepa vendono in gran parte solo alle Pubbliche amministrazioni dell’Isola (93,81% del totale) con una bassa percentuale di prodotti venduti all’esterno.+

In Sardegna l’Ict vale quasi 23 mln e solo il 30% degli acquisti è stato fatto su imprese locali, i beni e i servizi per la Sanità valgono 12 mln con solo il 13,4% degli acquisti rimasto nell’Isola. “Molta strada è stata percorsa, ma molta è da fare e le imprese occorre che si informino e si iscrivano al Mepa partecipando alle gare – spiega il direttore di Confcommercio Nuoro, Gian Luca Deriu -. Ci sono alcuni casi felici di imprese che seguono questo settore come una vera e propria area di business con un addetto ad aggiornare i cataloghi e rispondere alle richieste di offerta. Altri ignorano totalmente l’opportunità. Molti non conoscono la differenza tra iscrizione ed abilitazione ed i vari tecnicismi che sottendono al sistema. Per questo, come Confcommercio, seguiamo da vicino le piccole imprese che si presentano nel Mepa assistendole nelle fasi del ciclo di offerta e vendita sino all’emissione della fattura elettronica”.

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