Maxi-multa Antitrust, Abbanoa annuncia ricorso al Tar: “Sanzione spropositata”

“E’ un provvedimento che riteniamo spropositato e che impugneremo immediatamente davanti al Tribunale amministrativo”. Così l’amministratore unico di Abbanoa, Alessandro Ramazzotti, commenta la sanzione di oltre un milione di euro comminata dall’Antitrust al gestore idrico della Sardegna per alcune pratiche risalenti agli anni 2011-2015. “Si fa riferimento a fatti o presunti tali del passato – sottolinea il numero uno della società – ora fatturiamo regolarmente su letture effettive e diamo risposte celeri attraverso il call center. Dispiace che si penalizzi un’azienda per il passato, una società che oggi è stata portata fuori dal caos”.

“Tutti i rilievi dell’Autorità garante per la concorrenza sono del tutto superati”. Precisa l’amministratore unico di Abbanoa in un tweet. “La società – fa sapere il gestore – ha dovuto portare avanti una profonda azione di bonifica delle pesanti anomalie e lacune presenti nelle banche dati consegnate dai precedenti gestori che avevano causato il blocco delle fatturazioni”. “Tra il 2012 e il 2013 è stata impegnata in una massiccia campagna di censimenti ‘porta a porta’ che ha riguardato più di seicentomila utenze. Ciò ha consentito, insieme all’introduzione della certificazione dei consumi con l’utilizzo di palmari elettronici georeferenziati per le letture, di eseguire le verifiche dei contatori e di conseguenza fatturare i consumi prima ogni sei mesi e ora ogni quattro mesi nella stragrande maggioranza dei Comuni e tre mesi nei centri più grossi”. “Anche i reclami – sottolinea la società – sono figli di una stagione che ormai Abbanoa si sta lasciando alle spalle. Nel 2010 i reclami presentati erano 32mila. Quest’anno sono meno della metà, circa 15 mila, e rappresentano l’1 per cento del milione e mezzo di bollette inviate ai clienti: una percentuale del tutto fisiologica. Sono addirittura di più i reclami definiti, pari a 18mila: segno dell’impegno che l’azienda sta mettendo per chiudere i conti con il passato”. Abbanoa precisa, infine, che “non subordina l’attivazione della fornitura al pagamento delle morosità del precedente intestatario della stessa utenza. Chiede, in questi casi, un’autocertificazione che attesti l’assenza di legami tra vecchio titolare e subentranti. Questo perché non sono pochi i casi di cambi d’intestazione ‘strumentale’ spesso tra parenti per tentare di evitare di pagare i consumi pregressi”.

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