Sindacati in pressing sulla Regione e sul Comune di Olbia per accelerare l’apertura del Mater Olbia. L’inaugurazione dei primi ambulatori era prevista per giugno, ma i tempi, secondo l’Ugl, potrebbero essersi dilatati: “Basta ritardi e rinvii”, ammoniscono il segretario regionale confederale dell’Ugl, Sandro Pilleri, e la segretaria territoriale di Sassari Ugl Sanità, Antonella Tedde, che hanno incontrato i lavoratori.
Davanti all’incertezza sulla data di apertura dell’ospedale col marchio Qatar, la sigla chiede alle istituzioni locali di non sprecare altro tempo: “Crescono le preoccupazioni per i ritardi che si registrano nel rilascio delle autorizzazioni. Il problema sembrerebbe legato ad una questione nazionale ma la Regione non può restare indifferente”, spiegano Pilleri e Tedde. “L’avvio dell’importante struttura sanitaria, atteso dal 2015, avrebbe ripercussioni importanti non solo per la Gallura ma anche per tutta la Sardegna – osservano – I posti di lavoro diretti nel campo sanitario, circa mille dipendenti fra medici, infermieri, tecnici, ricercatori, esperti in biotecnologie e informatici a quelli dell’indotto che arriverebbero con la costruzione dell’albergo per l’accoglienza dei pazienti e dei loro familiari e dalle altre infrastrutture, rappresentano un importante traguardo che non può essere più rimandato”.
L’Ugl chiede che la Regione “intervenga per accelerare le pratiche di avvio per dare il via libera a un struttura che, per l’alta professionalità degli operatori e con un supporto fondamentale per i piccoli ospedali isolani, consentirà di ridurre notevolmente i viaggi della speranza dei pazienti Sardi e benefici in termini occupazionali”. Intanto i lavori del Consiglio comunale di Olbia, inizialmente convocato in seduta aperta per venerdì, proprio per affrontare l’argomento MaterOlbia, sono stati rinviati a data da destinarsi: “I Comune deve reagire e prendere una posizione. Non c’è tempo da perdere”, conclude l’Ugl.