A Mamoiada per la notte di Sant’Antonio, due giorni tra sacro e profano

“Est anticoriu”, dicono ancora oggi i sardi delle cose il cui ricordo si è perduto nell’oscurità dei tempi. Vale anche per il carnevale di Mamoiada, di cui scavando nella memoria s’incontra la narrazione di un culto misterico penetrato a fondo nell’anima degli abitanti e gelosamente custodito. Un rito che viene legato ai cicli della morte e della rinascita della natura e in cui i protagonisti sono le maschere dei Mamuthones e degli Isshoadores che proprio la notte tra il 16 e il 17 gennaio, in occasione della festa di Sant’Antonio e dei grandi fuochi, sfilano per la prima volta tutti insieme in una sorta di  cerimonia solenne.

Un rituale a metà tra sacro e profano, che anticipa i giorni del carnevale, e che quest’anno la società di servizi turistici Méskes offre la possibilità di vivere da vicino con due appuntamenti che portano alla scoperta delle tradizioni e degli antichi saperi, tra visite guidate, degustazioni di prodotti enogastronomici, fino al tradizionale pranzo intorno al fuoco (martedì 17), che permetterà al visitatore di diventare parte integrante dell’evento e della comunità.

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Nel quarto numero di Sardinia Post Magazine uno speciale – a cura di Donatella Percivale – dedicato a Il Primo Carnevale: Mamoiada, viaggio nella storia della più antica delle cerimonie pagane. In edicola da gennaio e disponibile – anche in formato digitale – o in abbonamento nella sezione shop del sito.

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Il programma

Il primo appuntamento di lunedì 16 avrà inizio nel pomeriggio alle 15.30, con la visita guidata alla sede dei Mamuthones e Issohadores del Gruppo Atzeni Beccoi, dove sarà possibile osservare da vicino le maschere, le pelli e i campanacci che compongono le storiche maschere. Al termine della visita sarà offerta una degustazione a base dei dolci tipici di Mamoiada accompagnati dal gustoso caffè con mandorle. A seguire, ci si recherà al rito de “su Pesperu” (il vespro), la parte sacra della festa in cui Sant’Antonio Abate viene portato in processione intorno al fuoco, che viene poi benedetto.

La giornata di martedì 17 gennaio inizia alle 10 all’ingresso del paese  con l’incontro con i partecipanti, che si potranno da subito inebriare dei profumi dei dolci tipici di Sant’Antonio, assistendo alla preparazione dei popassinu biancu, popassinu nigheddu, e coccone ‘in mele.

Ci si trasferirà poi alla alla bottega del Mascheraio Ruggero Mameli, che mostrerà dal vivo le fasi di realizzazione della maschera e farà visitare la sua ricca collezione privata di maschere provenienti da tutto il mondo.

Alle 12, in una corte privata,  sarà possibile assistere da vicino al rito della vestizione di un Mamuthone, al termine della quale sarà offerto un brunch a base di prodotti tipici locali a km 0 (pane carasau, salumi, formaggi, vino…) intorno al tradizionale fuoco, all’aperto, accompagnati da un piacevole intrattenimento musicale.

Il pomeriggio del 17 sarà libero per permettere ai partecipanti di assistere alla sfilata dei Mamuthones e Issohadores, che sfileranno intorno a tutti i fuochi accesi nei diversi rioni del paese.

La quota di partecipazione per il pomeriggio del 16 gennaio è di 12€ a persona (comprensiva di visita guidata e degustazione). Per la mattina del 17 la quota è invece di è di 45 € a persona (comprensiva di visite guidate, dimostrazioni e brunch, bevande incluse), mentre per chi volesse partecipare a entrambe le giornate (pomeriggio del 16 e mattina del 17 gennaio), il prezzo complessivo è di 55 € a persona. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare i numeri 328.3128666 | 380.6414454 oppure inviare una mail a meskesturismo@gmail.com.

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