Mamma e neonato intossicati dal fumo: arrestata per tentato omicidio

In preda a una crisi depressiva ha tentato di suicidarsi e di uccidere il figlio di soli 20 giorni, incendiando l’abitazione in cui era ospite. È stata arrestata questa mattina intorno alle 13 e si trova piantonata nel reparto di Psichiatria dell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari la mamma 40enne che ieri mattina è rimasta intossicata, insieme al figlioletto, dopo un incendio scoppiato nell’abitazione della sorella, a Pirri. Per la donna l’accusa è di tentato omicidio e danneggiamento aggravato.

In un primo momento si era pensato ad un incidente – una sigaretta rimasta accesa finita sul materasso – ma dopo i rilievi sono subito emersi i dubbi rispetto primissima ricostruzione. La mamma è ancora sotto choc e non ha fornito spiegazioni dettagliate su quanto accaduto. A insospettire la polizia sono stati alcuni elementi rinvenuti nella camera da letto in cui è divampato il rogo. Sul comodino sono stati trovati un flacone di alcol etilico e un accendino con i quali la quarantenne avrebbe incendiato il materasso. Ma non solo. Durante l’ispezione della cucina i poliziotti hanno notato che le manopole dei fornelli erano aperte. Fortunatamente, non c’è stata dispersione di gas, probabilmente grazie ai dispositivi di sicurezza che bloccano la fuoriuscita di propellente nel caso in cui non vi sia la fiamma.

Il rogo è divampato intorno alle 9. La camera da letto e le altre stanze dell’abitazione si sono subito riempite di fumo. Sul posto sono arrivate le squadre dei vigili del fuoco, le ambulanze del 118 e gli agenti della squadra volante della Questura di Cagliari. I pompieri hanno spento in pochissimi minuti l’incendio evitando che le fiamme si propagassero al resto della casa: danneggiata solo la camera da letto e annerite le pareti delle altre stanze. La 40enne è stata trasportata in ambulanza all’ospedale Marino, per il trattamento in camera iperbarica a causa dell’intossicazione da fumo, poi è stata trasferita al Santissima Trinità. Il piccolo invece è stato trasportato al Policlinico Universitario dove si trova adesso ricoverato nel reparto di patologia neonatale, tenuto  sotto osservazione. Le sue condizioni non sono gravi. Per tutta la giornata di ieri gli investigatori della Mobile hanno lavorato per ricostruire dettagliatamente la vicenda. Oggi la decisione di arrestare la madre. Non si può escludere, ma la momento non ci sono certezze, che la crisi della donna sia da collegare alla depressione post parto.

Ma.Sc

 

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