Maltrattamenti ai disabili, l’Aias: “Saremo parte civile al processo”

Ci costituiremo parte civile nel processo, tolleranza zero nei confronti dei dipendenti coinvolti che saranno licenziati“. Lo afferma il presidente nazionale dell’Aias, Salvatore Nicitra, in merito all’inchiesta della Procura di Cagliari sui casi di maltrattamenti nei confronti dei disabili del centro di Decimomannu. “La Giunta nazionale dell’Aias – spiega Nicitra – ha già disposto un’ispezione interna per accertare e chiarire le responsabilità. Affronteremo la questione immediatamente e sabato 20 febbraio saremo a Cagliari per una riunione straordinaria della Giunta stessa”. Il presidente esprime solidarietà ai pazienti e ai loro familiari.

“Siamo profondamente indignati per i gravissimi fatti emersi a Cagliari – sottolinea – Le immagini che abbiamo visto ci hanno scioccato e sconvolgono i tantissimi operatori e volontari delle sezioni Aias che in tutta Italia si prendono cura con dedizione e con rispetto delle persone disabili. Proprio ai pazienti che sono stati vittime di maltrattamenti fisici e mortificazioni e alle loro famiglie vogliamo esprimere la nostra solidarietà e specificare che saremo intransigenti: chiunque fra gli operatori delle oltre 100 sezioni Aias adotti comportamenti di questo genere, riprovevoli e inaccettabili, sarà licenziato in tronco”. Le lettere sono in arrivo. “Siamo in contatto con gli organismi direttivi dell’Aias di Cagliari – spiega Nicitra – che stanno predisponendo i preavvisi di licenziamento nei confronti degli operatori accusati di maltrattamenti. Esprimiamo massima fiducia negli inquirenti e nella magistratura e ci auguriamo che le persone ritenute colpevoli possano subire le pene più severe”.

Anche l’Aias di Cagliari si costituirà parte civile nel processo sui maltrattamenti ai pazienti. Lo annuncia la presidente Anna Paola Randazzo, sorella di Vittorio Randazzo, il responsabile amministrativo dell’associazione indagato nell’inchiesta insieme ad altre 13 persone e sospeso, come gli altri, dai pubblici uffici per sei mesi. “Ieri siamo venuti a conoscenza dell’ordinanza applicativa di misure cautelari riferita ai gravi eventi accaduti presso il centro Aias di Decimomannu – si legge in una nota firmata dalla presidente – L’Aias ha ritenuto doveroso adottare immediatamente i provvedimenti disciplinari nei confronti dei dipendenti destinatari dell’ordinanza stessa. L’associazione – prosegue Anna Paola Randazzo – profondamente addolorata per la gravità dei fatti riportati, si costituirà parte civile a tutela dei propri pazienti e dei loro familiari che tutti i giorni si rivolgono a noi con fiducia e a difesa della propria immagine e serietà e di tutti i dipendenti che con grandissima abnegazione, professionalità ed affetti assistono questi pazienti, dedicando a loro l’intera vita lavorativa”.

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