L’omicidio di Gianluca e la scomparsa di Stefano: tre arresti tra Nule e Ozieri

Ci sono tre arresti per l‘omicidio di Gianluca Monni e quello di Stefano Masala, l’uno ucciso a Orune l’8 maggio 2015 mentre aspettava il pullman per andare a scuola; l’altro è il ragazzo di Nule di cui non si hanno più notizie dalla sera del 7 maggio 2015. In manette sono finiti intanto due dei quattro indagati lo scorso febbraio, quando ci fu una prima svolta nelle indagini dei carabinieri che hanno sempre legato i due episodi: per entrambi gli arrestati l’accusa è omicidio volontario e occultamento di cadavere. In carcere anche un terzo giovane per detenzione di armi.

Dunque, il cerchio potrebbe essere chiuso intorno alla morte di Gianluca Monni e alla scomparsa di Stefano Masala; all’alba di oggi sono stati arrestati Paolo Enrico Pinna, 19 anni di Nule, e Alberto Cubeddu, 21enne di Ozieri. Fra gli arrestati di oggi c’è anche Antonio Zappareddu, 25 anni di Pattada (Sassari), accusato solo di detenzione di armi. All’operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Nuoro, coordinata dalla Procura di Nuoro, hanno partecipato anche i carabinieri del Comando provinciale di Sassari, del Ros, del Ris di Cagliari e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna.

È un puzzle ancora tutto da ufficializzare, quello che ha portato ai tre arresti. Di sicuro ci sono due episodi chiave: uno riguarda una rissa avvenuta a dicembre 2015 a Orune, il paese di Gianluca Monni: protagonisti un giovane di Ozieri e lo studente ucciso, contro il quale sarebbe stata poi organizzata la spedizione punitiva conclusa col delitto. Con un omicidio che, secondo gli inquirenti, avrebbe richiesto una trasferta fatta con la Opel Astra di Masala. L’auto del giovane scomparso venne infatti avvistata a Orune il giorno in cui Gianluca fu ucciso. La macchina è stata infine ritrovata bruciata il giorno successivo (il 9 maggio 2015) nelle campagne di Pattada.

 

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