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Lingua blu e peste suina: i danni nell’Isola ammontano a 92 milioni di euro

Ammontano a 92 milioni i danni della lingua blu e della peste suina in Sardegna. Le due emergenze sanitarie sono state al centro dell’audizione di questa mattina in commissione dell’assessore regionale dell’Agricoltura Elisabetta Falchi. Per la lingua blu sono morti 13 mila capi ovini, 5.777 i focolai distribuiti nell’isola e danni per 42 milioni di euro. Ancora più gravi i danni della peste suina africana. Nel 2011 i focolai registrati sono stati 34, 91 nel 2012, mentre nel 2013 sono arrivati a 176, e nei primi quattro mesi del 2014 ne sono già stati registrati 35. “Il danno complessivo per la peste suina – ha detto l’esponente di Giunta – è di 50 milioni di euro per la perdita del 37 per cento del patrimonio suinicolo sardo. A questi vanno aggiunti i danni dovuti al blocco della macellazione e della movimentazione anche per le aziende che si trovano entro i 10 km dai focolai”. Per l’assessore la causa dei problemi è stata il mancato coordinamento tra gli assessorati dell’Agricoltura e della Sanità. Da qui l’istituzione di un tavolo interassessoriale a cui parteciperanno entrambi i componenti della Giunta e le associazioni di categoria.

Per la lingua blu le somme a disposizione non sono sufficienti per coprire il danno. “Abbiamo disponibili – ha lamentato l’assessore – 23 milioni, di cui 18 stanziati con la legge n. 25 del 2013 e un ulteriore stanziamento di febbraio scorso di 5 milioni”. Per gli allevatori “allo stremo” Falchi pensa ad un aumento del risarcimento danni “anche perché – ha spiegato – ci sono stati ritardi da parte della Regione dovuti alla mancanza di coordinamento tra gli assessorati competenti. Dai fondi a disposizione restano fuori i 19 milioni per il calo di reddito causato dai capi infetti”. Ancora più grande la preoccupazione per la peste suina, i cui focolai adesso si stanno diffondendo anche nel Campidano e nella zona del Medio Campidano. “Serve un’azione drastica, diversa dal passato – ha chiarito l’assessore – visto che il ministero della Sanità aveva deciso di commissariare la Sardegna per palese incapacità. Dobbiamo far veicolare il messaggio che verranno premiati gli allevatori virtuosi, in particolare quelli che inseriscono nell’anagrafe i loro animali, visto che il problema maggiore è il pascolo allo stato brado”. Per il presidente della commissione, Luigi Lotto, il modo migliore per affrontare le due emergenze è dare ai settori ovino e suino “una prospettiva di rilancio vero e costruire le condizioni perché la peste suina venga eradicata e la ‘blue tongue’ gestita con vaccini e misure di prevenzione tali da evitare i danni e la necessità di indennizzi”.

 

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