L’inchiesta. Militari e civili accusati di omissione, favoreggiamento e falsità ideologica

Le richieste di rinvio a giudizio depositate dal pm Domenico Fiordalisi riguardano i generali Fabio Molteni, Alessio Cecchetti, Roberto Quattrociocchi, Valter Mauloni, Carlo Landi e Paolo Ricci, che si alternarono al comando del Poligono interforze del Salto di Quirra tra il 2004 e 2010 e due comandanti del distaccamento dell’Aeronautica di Capo San Lorenzo, i colonnelli Gianfranco Fois e Francesco Fulvio Ragazzon. Per tutti l’accusa è di omissione dolosa e aggravata di cautele contro infortuni e disastri. Qualora si andasse a processo, dovranno rispondere dello stesso capo d’imputazione anche tre membri della commissione del ministero della Difesa (il generale Giuseppe Di Donato, il dirigente Vittorio Sabbatini e il maggiore Vincenzo Mauro) e quattro esperti dell’Università di Siena (Francesco Riccobono, Giuseppe Protano, Fabio Baroni e Luigi Antonello Di Lella) che tra il 2002 e 2004 eseguirono i controlli ambientali per conto del Ministero della Difesa.

Completano la lista degli indagati due chimici della Sgs Italia (Gilberto Nobile e Gabriella Fasciani) accusati di falsità ideologica aggravata in atto pubblico; il medico del poligono, nonché docente dell’Università degli Studi di Cagliari Pierluigi Cocco, accusato di omissione dolosa e aggravata di cautele contro infortuni e disastri, omissioni d’atti d’ufficio, ostacolo aggravato alla difesa da un disastro e favoreggiamento aggravato; l’ex sindaco di Perdasdefogu Walter Mura, accusato di ostacolo aggravato alla difesa da un disastro e favoreggiamento aggravato, e il responsabile del servizio di prevenzione e protezione del poligono, il tenente Walter Carta, per omissione dolosa aggravata di cautele contro infortuni e disastri.

P. L. 

 

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