L’immigrazione non è giovane: in arrivo sempre più stranieri tra i 41 e i 60 anni

Rientra nella fascia tra i 41 e i 60 anni il numero maggiore di stranieri che vive in Sardegna: 16.333 sul totale dei 50.346 residenti, pari al 32,44 per cento. E si tratta di una cifra che restituisce, nella sua drammaticità, il fenomeno dell’immigrazione dalle aree depresse del mondo, con persone non più giovani costrette a cercare all’estero una vita migliore. I dati sono ancora quelli del Crei, il centro studi di settore delle Acli, e fanno da cornice al quarto approfondimento che Sardinia Post dedica allo spopolamento della Sardegna. All’Isola che ogni mese perde oltre 400 abitanti, ad eccezione della Gallura, il solo territorio dove gli abitanti aumentano e gli stranieri rappresentano un freno al calo demografico (leggi qui).

Nel 2016, anno di riferimento dei dati, gli immigrati sono aumentati in Sardegna di 2.921 unità, secondo un trend che è in crescita dai tre anni precedenti: nel 2013 si contavano 42.159 stranieri, saliti a 45.079 l’anno successivo e a 47.425 nel 2015.

Rispetto agli attuali 50.346 immigrati, la fascia dai 41 ai 60 anni  è quella che nel giro di un anno ha fatto segnare il maggior incremento sugli arrivi, pari a 868 (+29,7%). Dai 61 agli 80 anni, si registra il secondo valore più alto con 486 nuovi immigrati censiti (+16,6%), ancora a dimostrare quanto grave sia la crisi economica globale. La terza fascia d’età per numero di nuovi residenti non italiani è dai 19 ai 23 anni: 467 persone (+15,98%). Seguono gli stranieri dai 24 ai 30 anni (357 in valore assoluto, +12,22%) e quelli dai 31 ai 40 anni (334, +11,43%).

Quanti alla distribuzione per genere, la differenza è più accentuata nella fascia dai 41 ai 60 anni: le donne sono 10.040 (61,47%) contro i 6.293 uomini. La forbice si riduce, ma sempre con la componente femminile più numerosa, tra i 31 e 40 anni: 6.414 donne e 5.485 maschi. Dai 24 ai 30 anni, la terza fascia d’età più grande, il rapporto si inverte: 3.043 donne e 3.852 uomini.

Il numero di maschi è superiore anche in alcune delle fasce d’età più basse, come dai zero ai cinque anni: 1.388 bambini contro 1.293 femminucce. Stesso trend dai 6 ai 10 anni: 1.076 contro 1.006. Dagli 11 ai 13 anni prevalgono di nuovo le bambine, seppure di poco: 563 contro 538. Si cambia ancora dai 14 ai 18 anni: 1.179 ragazzi e 842 ragazze. Dai 19 ai 23 anni i maschi doppiano le femmine: 2.201 a 1.073. Dai 61 agli 80 anni il numero di donne torna a essere superiore: 2.327 contro 1.516. Sopra gli 81 anni, le cifre sono quasi identiche: 114 anziane e 103 uomini.

La comunità più grande è quella rumena con 13.550 persone, pari al 28,57 per cento. Seguono i cittadini di Marocco e Senegal che sostanzialmente si equivalgono: 4.390 gli uni (9,62%), 4.211 gli altri (8,88%). In crescita anche i cinesi, arrivati a quota 3.208 e che rappresentano il 6,76 per cento degli stranieri residenti in Sardegna.

La quinta comunità più numerosa è quella ucraina, rappresentata in gran parte da donne che svolgono principalmente la professione di badanti, visto l’alto indice di vecchiaia che caratterizza la Sardegna (195,2% contro il 165,3 di media nazionale). Ma diffusamente la componente femminile supera quella maschile: sempre in riferimento ai 50.346 stranieri, le donne sono 26.715 (53%) contro i 23.631 uomini (47%).

I filippini occupano per numero la sesta posizione: 1.806 (3,81%), seguiti dai 1.358 tedeschi (2,86%) e dai 1.121 pakistani (2,36%). Appena sotto i polacchi: 1.116, pari al 2,35 per cento. Ancora: comunità del Bangladesh con 1.015 persone (2,14%) e quella della Nigeria a quota 995 residenti (2,10%). Numeri molto piccoli per brasiliani (484, 1,02%), cubani (356, 0,75%) e peruviani (201, 0,42%).

La Gallura è la provincia che conta percentualmente il maggior numero di immigrati: 7,48 per cento, pari a 12.011 su una popolazione di 160.672 abitanti. L’ex provincia di Cagliari è seconda al 2,97 per cento: 16.644 stranieri su 560.373 residente. Terzo il Sassarese al 2,92 per cento: 9.728 su 333.116. Segue il Nuorese al 2,73: 4.266 su 156.096. Percentuale identica, all’1,96 per Oristanese (3.145 su 160.746) e Ogliastra (1.120 su 57.185). Il Sulcis è all’1,60 per cento: 2.020 stranieri su 126.324 abitanti. Chiude il Medio Campidano all’1,43: 1.412 su 98.623.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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