Legge Casa, ambientalisti del Grig al Governo: “Norma da impugnare”

L’associazione Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha chiesto al Governo di esperire ricorso contro la legge regionale n.8/2015 sull’edilizia davanti alla Corte costituzionale per violazione delle competenze normative statali in materia ambientale. In particolare, l’associazione ecologista contesta l’art. 27 della nuova legge “che pretenderebbe di riformulare il vincolo paesaggistico relativo alle zone umide. Una norma ripetitiva di analoga già dichiarata dalla Corte costituzionale illegittima con sentenza n. 308 del 17 dicembre 2013. Il testo così formulato – spiega una nota – interviene sulla qualificazione di beni paesaggistici, individuati normativamente dall’art. 134 del decreto legislativo n. 42/2004 e Codice dei beni culturali e del paesaggio nei beni vincolati puntualmente grazie a provvedimenti di individuazione specifici, nei beni tutelati dalla legge ai sensi dell’art. 142 del Codice (es. le zone umide tutelate ai sensi della Convenzione internazionale di Ramsar, ecc.), nelle aree e negli immobili individuati dai piani paesaggistici”. Si tratta quindi – secondo l’associazione ecologista – di materia esplicitamente riservata allo Stato “come ribadito proprio nella sentenza della Corte costituzionale n. 308/2013 relativa a norma regionale sarda analoga”. “Per il resto – conclude il Gruppo d’Intervento Giuridico – la legge regionale edilizia appare un “ponte” verso la futura legge regionale urbanistica, con luci e ombre, a partire dalla riduzione degli stessi obiettivi della normativa”.