Le intercettazioni/3. “Qui salta tutto”. Poi si trova l’accordo: “Soldi arrivati”

Gli arresti effettuati questa mattina dagli uomini della Guardia di Finanza di Cagliari, nell’ambito dell’indagine sulla realizzazione di un impianto di produzione di energia rinnovabile a Ottana, arrivano dopo un lungo periodo di intercettazioni telefoniche e ambientali. Secondo gli inquirenti, Davide Galantuomo avrebbe approfittato del suo ruolo di amministratore di Enas, l’ente regionale acque, per pilotare l’appalto da 9,5 milioni di euro bandito appunto da Enas per la realizzazione dell’impianto di Ottana, in combutta con l’ingegnere tonarese Tore Pinna – già personaggio di spicco dell’indagine Sindacopoli – e con l’ex portiere del Cagliari Renato Copparoni. Oltre a Galantuomo, Pinna e l’ex calciatore, questa mattina ai domiciliari sono finiti i dirigenti della società emiliane Consorzio Cooperative Costruzioni Gianni Lolli e dell’associata Ceif, Luigi Betti, che effettivamente hanno vinto l’appalto e avrebbero pagato una tangente di 90mila euro su un totale concordato di 135mila euro.

Una questione di percentuali

Galantuomo e Pinna non ricordano le esatte percentuali della spartizione della tangente concordate con Copparoni, quindi si mettono d’accordo per una linea comune e ipotizzano di estromettere l’ex portiere del Cagliari dall’accordo non appena arriverà la seconda tranche della tangente.

Galantuomo: “Comunque siccome non mi ricordo se è il trenta o il quaranta… perché sono diverse tranche tu dilli (testuale, ndr) quant’è la tua differenza…”.
Pinna: “Ok”.
Galantuomo: “Dilli (testuale, ndr) che le cose, al momento gli dici, ha detto Davide quant’era, vedi tu”.
Pinna: “Va bene”.
Galantuomo: “Se dice trenta settanta e trenta settanta, non me lo ricordo. C’ho mille cazzi, però…”.
Pinna: “Mi pare trenta…”.
Galantuomo: “Lo chiami tu?”.
Pinna: “Lo chiamo io questo pomeriggio…”.
Galantuomo: “E ci du fazzu bogai…”.
Pinna: “E poi dopo però… lasciamo che si plachino le acque, lo facciamo andare avanti poi dopo lo togliamo”.
Galantuomo: “No questo lo sto dicendo io, questa è la prima tranche, quindi la metà”.

“Si pensava di darti il 9 per cento…”. “Eh? Ma di che cazzo stiamo parlando?”

Copparoni e Pinna si incontrano il 16 luglio per parlare nuovamente di percentuali.

Pinna: “Me l’ha, è stato lui a dirmi che, che lui è arrivato dopo, che sei arrivato tu me l’ha detto stamattina, me l’hai detto tu, me l’ha detto lui”.
Copparoni: “E allora per quale motivo…”.
Pinna: “Che il tramite sei tu, allora lui mi ha detto ormai la cosa è bloccata lascialo, se deve andare avanti chiariamo questo passaggio digli quali… lui mi ha detto che a te ti spettava il nove per cento…”.
Copparoni: “Eeehhh noo o capirai! Ma di che cazzo stiamo parlando?”.
Pinna: “Va beh allora io…”.
Copparoni: “Ma di cosa stiamo parlando? Oh”.
Pinna: “Io adesso gli dico questa cosa qui stasera, poi io ti chiamo eehhh ti dico ok se io ti dico ok tu fai andare avanti, se ti dico stoppa, blocca”.
Copparoni: “Sì, allora è così, perché tu gli dici guarda che Renato, questo, questo e questo trentamila e se, se tu ti dovevi, avevi delle remore dovevi dirmi guarda questo e questo, invece era tre no sette, sette, centomila euro eh, se era centocinquanta, centocinquanta se era centoquaranta e doveva essere, perché lui ha fatto il calcolo che a te, che tu con le tasse e con qualcosa dovevi togliere intorno ai cento… quarantamila euro quarantacinquemila euro, capito? Quindi Tore, ne restano, ne restano cento, quindi settanta e trenta”.

“Questi a furia di prendere pallonate sono rincoglioniti”

Alla fine, per dirimere la questione, sarà direttamente Pinna, scrivono gli inquirenti, a dare la quota a Copparoni. Dell’accordo raggiunto parlano Galantuomo e Pinna.

Galantuomo: “Hum, ma come ti è sembrato, tranquillo?”.
Pinna: “Eh, un po’ agitato però dopo che gli ho spiegato le cose ha detto ‘se le condizoni sono queste va bene””.
Galantuomo: “Ahahahah va be’, è un coglione, embè questi che giocano a pallone a forza di prendere pallonate son rincoglioniti”.

Arriva il bonifico “tanto atteso”

Il 18 luglio Copparoni chiama Pinna per confermargli di aver “sbloccato” la situazione. Dopo qualche giorno di attesa, il 25 luglio 2014 Pinna informa Copparoni con un sms: “Ho ricevuto tutto ci vediamo in settimana… io sono a Cagliari mercoledì”.

 

LEGGI ANCHE:

Le intercettazioni/1. Galantuomo: “Per quella cosa tutto bene, da copione?”

Le intercettazioni/2. La spartizione: “Allora gli dici: 40 a lui e 40 a me”

Le intercettazioni/4. La spartizione della tangente, Galantuomo e l’Enas

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share