L’atleta olimpica Carlotta Sanna: “Se si cade, bisogna rialzarsi a ogni costo”

“Che io possa vincere, ma se anche non riuscissi che possa tentare con tutte le mie forze”. Il motto di Special Olympics, giochi internazionali dedicati alle persone disabili, è diventato anche il motto di Carlotta Sanna, giovane cagliaritana con sindrome di down.

carlotta sanna 2Lei ci ha tentato con tutte le sue forze e ha pure vinto: tre mesi fa ha portato a casa da Los Angeles la medaglia d’oro dei Giochi Olimpici Speciali nella sua disciplina, la ginnastica artistica. La sua bella storia (insieme a quella di un altro atleta ‘speciale, il campione di atletica leggera Simone Nieddu) nelle scorse settimane è stata al centro di un incontro sullo sport organizzato dentro “Culture in Equilibrio”, festival letterario messo in piedi all’Exmà di Cagliari dall’associazione Peter Pan Onlus.

Una passione – racconta – nata oltre dieci anni fa: “Ho visto in tv le ginnaste e in quel momento mia madre mi ha raccontato che in passato era stata una campionessa regionale di ginnastica artistica. Ho deciso allora di provare, ho incontrato il responsabile della Amsicora di Cagliari, Lorenzo Mattei, e ho iniziato ad allenarmi con la sua squadra”.

carlotta 2L’impegno, le ore di allenamento, la fatica sono stati premiati l’estate scorsa con la convocazione ai Giochi Olimpici Speciali estivi, un evento che dal 1968 si tiene ogni quattro anni in città diverse e coinvolge atleti di tutto il mondo con disabilità intellettive; tra luglio agosto è stato organizzato a Los Angeles. “Quando un anno fa mi hanno comunicato che ero stata scelta per rappresentare l’Italia a Los Angeles – ricorda – quasi non ci credevo: è stato un momento di grandissima felicità, non avrei mai immaginato di arrivare così in alto”.
La convocazione è arrivata tramite l’associazione cagliaritana Codice Segreto che da qualche anno porta avanti con i suoi soci il programma di allenamento Special Olympics: la notizia che Carlotta era stata scelta dal comitato italiano per volare a Los Angeles arriva proprio da Francesca Mulas, presidente dell’associazione (e omonima di chi scrive, ndr). Venti giorni fuori casa, lontano dai genitori Greca e Antonio, in compagnia di istruttori, educatori e compagni di avventura, e alla fine la vittoria: “Al momento delle premiazioni ci hanno chiamato verso il podio dove erano premiati i primi sei atleti. Solo dopo ho capito che il mio era il primo posto, quando mi hanno consegnato la medaglia d’oro ho provato un’emozione grandissima”.
Carlotta, che nel quotidiano lavora come assistente nella scuola per l’infanzia “Sacro Cuore” di Cagliari, è perfettamente consapevole che il suo può essere un bell’esempio nello sport e nella vita: “La ginnastica artistica è una disciplina per tutti, che da la possibilità di portare avanti i propri sogni come ho fatto io. Sono arrivata alla vittoria con i Giochi Olimpici ma quello che è importante è partecipare e divertirsi. Se si cade poi, ci si rialza con tutte le forze che si hanno”.

(La foto di copertina è di Selene Farci)

Francesca Mulas

LEGGI ANCHE:

Carlotta Sanna: “I limiti non esistono, basta credere in se stessi”

L’associazione Codice Segreto: “La nostra vittoria sono i piccoli gesti quotidiani”

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share