La Sardegna nel 2017: dalle nevicate al Giro, dai grandi processi al G7

La grande nevicata che un anno fa mise in ginocchio la Barbagia e le inchieste giudiziarie (dai veleni della Fluorsid ai processi per i fondi ai gruppi del consiglio regionale); il grande evento del Giro d’Italia e i roghi che ad agosto hanno colpito in particolare il territorio di Arbus. E poi, nel mondo culturale, i grandi successi internazionali e anche i lutti. La Sardegna, infatti, nel 2018 si sveglierà un po’ più povera. L’anno appena passato ha portato via con sé tre grandi intellettuali Giulio Angioni, antropologo e scrittore di Guasila scomparso il 12 gennaio all’età di 78 anni, la psichiatra di Macomer Nereide Rudas morta pochi giorni dopo a 92 anni e il medico sassarese Vincenzo Migaleddu, celebre per le sue battaglie contro l’inquinamento ambientale e presidente dell’Isde, morto il 10 aprile a Nuoro a 64 anni.

Ma proviamo a raccontare per intero l’anno che se ne va, argomento per argomento, storia per storia.

La neve. Se torniamo indietro fino a gennaio, le prime immagini sono le incredibili nevicate di Fonni, Desulo, Orgosolo, Talana e altri paesi di Barbagia e Ogliastra. Per giorni le strade comunali, provinciali e statali sono rimaste impraticabili con pastori e greggi isolati in campagna; nei giorni più terribili i sindaci del territorio hanno lanciato dure accuse alla Regione e alla Protezione civile ‘colpevoli’ di non aver messo in campo le forze e i mezzi necessari per l’emergenza.

Il fuoco. Dall’inverno all’estate un’altra tragedia ambientale: le fiamme hanno distrutto migliaia di ettari di bosco, pascoli e e macchia mediterranea in tutta l’Isola. Da Sadali ad Arbus, da Villacidro a Osilo, da Guspini a Tortoli, da Santulussurgiu a Carbonia sono oltre duemila i roghi nei primi otto mesi dell’anno, concentrati soprattutto nelle prime due settimane di agosto. Già chiuse due inchieste della magistratura: per i duecento ettari distrutti a Sadali è stato arrestato un incendiario seriale, per l’incendio di Arbus è indagato un agricoltore. Terribili le immagini del Medio Campidano: tra Arbus e Gonnosfanadiga si sono contati 1200 ettari di terreno bruciati e tantissimi animali morti tra le fiamme. La colonia penale di Is Arenas con i suoi 130 detenuti è stata evacuata. Dopo il disastro si è messa in moto la solidarietà: ai pastori di Arbus sono stati donati 600 quintali di foraggio. 

L’inchiesta Fluorsid. C’è la mano dell’uomo anche per un altro grave disastro ambientale scoperto alle porte di Cagliari: nella zona di Macchiareddu gestita dall’azienda Fluorsid  c’è una grande discarica abusiva di rifiuti tossici. La Procura di Cagliari ha aperto un’inchiesta e ha già iscritto nel registro degli indagati diverse persone per disastro ambientale e associazione a delinquere. Oltre ai venti ettari di suolo inquinato ci sono anche i fanghi acidi versati nella laguna di Santa Gilla, un paradiso naturale contaminato da valori abnormi di arsenico, alluminio, manganese, berillio, cadmio, cobalto, nichel, piombo e selenio, e altre discariche di amianto ed eternit scoperte nel Cagliaritano. La Regione Sardegna si costituirà parte civile al processo.

In Regione. E a proposito di Regione, il 2017 è l’anno del rimpasto nella Giunta Pigliaru: via gli assessori Massimo Deiana (ora al vertice dell’Autorità Portuale di Cagliari), Claudia Firino, Elisabetta Falchi, Gianmario Demuro e Francesco Morandi, arrivano Giuseppe Dessena, Barbara Argiolas, Pieluigi Caria e Filippo Spanu. Paolo Manichedda lascia l’assessorato ai Lavori pubblici. È anche l’anno della grande (e contrastata) riforma sanitaria, con la creazione della Asl unica per tutta la Sardegna, che ora si chiama Ats, Azienda tutela della Salute, le cui linee guida sono state approvate a giugno scorso. L’Ats è stata affidata al direttore generale Fulvio Moirano (qui l’intervista esclusiva per Sardinia Post). Un’altra novità è la nuova legge elettorale regionale, approvata, dopo anni di discussioni, con l’introduzione della doppia preferenza di genere per i candidati.

Cronaca. Il 2017 è segnato da un brutale femminicidio: il 3 marzo Federica Madau, 32 anni, viene assassinata a coltellate dal marito Gianni Murru a Iglesias mentre era in corso una separazione che l’uomo non voleva accettare. Restando sul tema della cronaca, non si possono dimenticare gli attentati di maggio, luglio e settembre contro i centri destinati ai migranti di BonarcadoDorgali  e Sassari. Ancora sui migranti, mentre nei mesi scorsi è diminuito il flusso di stranieri che attraversano il Mediterraneo e il canale di Sicilia su grandi navi, proseguono i viaggi dall’Algeria verso le coste del Sulcis su piccole imbarcazioni da 10, 15 posti: per loro, stranieri che arrivano senza documenti e non chiedono asilo politico in Italia, si sta preparando il primo Cpr (Centro di permanenza e rimpatrio) dell’Isola, nascerà a Macomer nell’ex carcere.

Altri fatti di cronaca: il tentativo (fallito) di evasione di Paolo Enrico Pinna, condannato a vent’anni per gli omicidi di Nule e Orgosolo, dal carcere minorile di Quartucciu; il rientro a Lula di Matteo Boe dopo 25 in galera per tre sequestri di persona; la vicenda di Alba Veronica Puddu, medico di Tertenia che proponeva cure con gli ultrasuoni per i malati di tumore, caso partito dalla trasmissione Le Iene e arrivato alla Procura di Lanusei con l’accusa di omicidio colposo, lesioni e truffa. Doddore Meloni, leader indipendentista, muore a 74 anni dopo uno sciopero della fame, iniziato nel carcere dove era rinchiuso per reati fiscali: si riteneva prigioniero politico di uno stato che non riconosceva, da qui il motivo della protesta. In agosto Francesco Pigliaru, presidente della Regione, riceve una busta con 4 cartucce: è l’ennesimo di una serie di atti intimidatori contro politici,  sindaci e amministratori sardi. Un brutto primato quello della fabbrica tedesca Rwm con base in Sardegna, a Domusnovas: nell’anno appena passato è cresciuto il fatturato e aumentata la produzione. Dalla fabbrica escono le bombe che la coalizione saudita usa contro la popolazione civile in Yemen, come hanno documentato alcuni politici sardi e come raccontano i quotidiani tedeschi e americani.

In tribunale. Nuova condanna, questa volta per usura e estorsione, per l’orgolese Graziano Mesina; assolto, invece, in un altro processo, quello per l’omicidio di Santino Gungui, ucciso nel 1974 a Mamoiada. Dai giudici sardi arriva anche una sentenza destinata a lasciare un segno nella giurisprudenza sul maltrattamento degli animali: è stato condannato a 22 mesi di reclusione il 38enne di Siniscola che due anni fa fece esplodere un gabbiano in volo con un petardo, episodio ripreso con un telefonino e divulgato su Internet. L’Enpa si è costituita parte civile al processo. Il 2017 ha portato una condanna anche per un’altra brutta storia diventata virale sui social network: il pestaggio di un giovane disabile all’uscita di una discoteca di San Teodoro. Bachisio Angius, 28enne sassarese, sconterà un anno e otto mesi per aver picchiato l’amico di 37 anni. Tredici condanne e una assoluzione: si chiude così il 20 febbraio la prima parte dei processi per peculato sui fondi ai gruppi del consiglio regionale. Per alcuni è scattata anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. La sentenza ha provocato un terremoto in Consiglio, dato che alcuni dei consiglieri hanno perso l’incarico. Nell’ambito della stessa inchiesta, a dicembre è arrivata anche la condanna a quattro anni per peculato per Francesca Barracciu, ex consigliera regionale ed ex sottosegretaria ai Beni culturali del Governo Renzi. Assoluzione, invece, per Renato Soru, accusato di evasione fiscale, condannato in primo grado e giudicato non colpevole in appello.

Le più lette. Tra le notizie più lette su Sardinia Post nel 2017 c’è la lettera che il pastore sardo Fortunato Ladu ha inviato a Laura Boldrini, presidente della Camera, immortalata con i volontari di Enpa mentre abbraccia un agnellino e invita gli italiani a evitare di mangiarli per Pasqua. “Grazie alle pecore e agli agnelli – scrive Ladu – io e mia moglie abbiamo dato la possibilità alle nostre figlie di conseguire lauree importanti e sono sempre le pecore che stanno permettendo a mio figlio Giovanni di vivere dignitosamente e proseguire negli studi. A loro, gentile Presidente, ho insegnato il rispetto verso tutte le culture, tutte le abitudini di vita, sessuali e alimentari nonché religiose”; poco prima della Boldrini anche Silvio Berlusconi avea sposato la causa dell’Enpa. Molto seguita e discussa anche la teoria sull’identificazione tra nuragici e Shardana di Giovanni Ugas, archeologo dell’Università di Cagliari, che ha studiato il tema per trent’anni e ha dato alle stampe il nuovo ‘Shardana e la Sardegna. I Popoli del Mare, gli alleati del Nord Africa e la fine dei grandi regni’. Grande curiosità sull’iniziativa di Paolo Fresu, che dopo aver ricevuto una valanga di insulti per aver aderito allo sciopero della fame in favore dello ius soli ha pubblicato su Facebook le offese peggiori e i relativi autori.

Eventi. La Manifattura Tabacchi di Cagliari ha ospitato tra 21 e 22 giugno le delegazioni di Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti per il G7 dei Trasporti. Due giorni di incontri e dibattiti sul tema dei trasporti, accolti in città dai rappresentanti delle istituzioni e del governo nell’Isola tra strade blindatissime e piazze chiuse al traffico. Non sono mancate le polemiche: “Vista la situazione dei trasporti nella nostra Isola – così gli attivisti del Cagliari social forum – riteniamo sia quasi offensivo tenere un incontro sul tema proprio qui”. Una macchina organizzativa impeccabile ha accompagnato il centesimo Giro d’Italia, la più famosa corsa ciclistica che quest’anno è partita da Alghero e ha animato le città tappa del giro e le strade isolane. Spettacolari le immagini dalla cittadina catalana trasformata in una grande installazione in rosa: scuole chiuse, negozi addobbati per l’evento, menù creati ad hoc, fiori e addobbi ovunque hanno accolto i 197 ciclisti e l’imponente organizzazione del Giro100. Per l’occasione, la Sardegna è stata vista da duecento tv di tutto il mondo e raccontata da 3500 giornalisti accreditati.

Francesca Mulas

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share