La Sardegna brucia: roghi giganteschi alle porte di Cagliari e a Molentargius

Ancora una giornata di fuoco, la seconda consecutiva, in Sardegna: quattordici in tutto gli incendi, roghi vasti anche attorno a Cagliari e Quartu Sant’Elena a ridosso del parco di Molentargius. A tarda sera cinque quelli ancora attivi che vedono l’utilizzo dei mezzi aerei della flotta regionale e nazionale. Nonché uomini e mezzi di Corpo forestale, Forestas, Vigili del fuoco, Carabinieri, Polizia di Stato, barracelli e delle numerose associazioni di volontariato.

La mappa regionale

Tre elicotteri stanno ancora operando ad Alà dei Sardi, in Gallura cercando di arginare le fiamme attiva da ieri pomeriggio. A Budoni, sempre in Gallura, è in azione un solo mezzo: l’incendio è in fase di bonifica. I turisti ancora evacuati – circa 1.500 quelli trasferiti – sono tornati tutti nei loro alloggi e i sindaci dei due centri costieri hanno revocato l’ordinanza di evacuazione. In Ogliastra, a Irgoli si lavora ancora a terra per arginare il rogo scoppiato nel primo pomeriggio, mentre dal cielo vengono sganciate dal Super Puma, da un elicottero regionale e da un Canadair bombe d’acqua. Attualmente un elicottero è in azione a Quartu e Domus de Maria. Incendio nel pomeriggio anche a Villacidro, nel Medio Campidano (nella galleria sotto).

 

I nuovi focolai sono stati spenti anche ad Arzana, in Oglistra, dove nel primo pomeriggio il fuoco di sicura origine dolosa, che ieri ha devastato trenta ettari di bosco fino alla bassa periferia del paese, ha ripreso vigore. Spento anche un incendio scoppiato a Baunei in località Su Contu. Sia in Gallura che in Ogliastra lavoreranno fino a notte fonda le squadre a terra dei Vigili del Fuoco, del Corpo Forestale e gli operai di Forestas. Resta invece ancora attivo l’incendio scoppiato nella notte in Baronia, tra Loculi e Irgoli: qui le fiamme hanno già divorato un centinaio di ettari di bosco. Sul posto è intervenuto un Canadair e un elicottero della base di San Cosimo senza tuttavia riuscire a sedare le fiamme. L’attività di spegnimento è ancora in corso e i mezzi aerei continueranno a operare fino all’imbrunire.

 

Il fuoco assedia il capoluogo: focolai dolosi, quattro intossicati

L’incendio è divampato alle porte di Cagliari, a cavallo tra le statali 554 e 131 dir, per buona parte del pomeriggio la circolazione è stata bloccata e dirottata (leggi qui). Il capoluogo per diverse ore è stato circondato dalle fiamme divampate vicine alle aziende e alla strada. Il bilancio è di alcune abitazioni evacuate per ore e quattro persone intossicate, tra cui due agenti della squadra volante e un carabiniere libero dal servizio intervenuto per il rogo lungo la 554. La bretella di collegamento tra la 554 e l’aeroporto è stata chiusa al traffico, come è stata chiusa la 131 dir da via Stamira in direzione Sestu. Non un solo incendio ma più focolai che, scondo i primi accertamenti visto il numero, sono di natura dolosa.

 

  • Il video girato dal deputato di Unidos Mauro Pili a Su Planu

 

Alcune abitazioni e lambite dalle fiamme sono state evacuate in via precauzionale. L’incendio è divampato nella zona di Is Corrias e si è velocemente propagato avvicinandosi a un gruppo di case e a un’azienda. Alcuni cittadini sono usciti spontaneamente dalle loro abitazioni per cercare di arginare l’avanzata del fuoco. I roghi in questa zona e nell’area industriale di Elmas, al tramonto, sono in fase di bonifica. Sul posto hanno operato quattro squadre di pompieri, agenti della squadra volante e del reparto prevenzione crimine e la polizia municipale. La Protezione civile ha messo in campo per cercare di arginare gli incendi tutti gli uomini e i mezzi disponibili: complessivamente in azione in tutta l’Isola 9 elicotteri e 4 Canadair.

Le squadre dei vigili del fuoco sono entrate in azione anche nell’area umida di Molentargius, sul versante di Quartu Sant’Elena, dove è partito un altro incendio. Fiamme anche nella zona del Cimitero. Per arginare le fiamme nel canneto del parco sono dovuti arrivare anche tre elicotteri della flotta regionale, ora diventati due. “Abbiamo mobilitato tutti – ha detto all’ANSA il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Cagliari Luciano Cadoni – in caserma non c’è più nessuno, tranne gli operatori che stanno rispondendo a centinaia di chiamate”. Al lavoro anche la polizia e gli agenti del reparto prevenzione crimine.

  • La diretta video da Quartu Sant’Elena del deputato di Unidos Mauro Pili

Il bilancio della Regione in tarda serata

“Centinaia di uomini, con mezzi a terra e aerei, hanno fatto e stanno continuando a fare uno sforzo incredibile nel combattere le fiamme che, con questo vento di maestrale, si sono fatte pericolose in diverse occasioni. Un plauso va alla straordinaria attività di gestione dell’emergenza garantita in queste ore dai sindaci: in prima linea per assicurare la sicurezza dei propri cittadini e dei tanti turisti presenti nelle strutture della Costa. Per fortuna non ci sono stati danni alle persone. A pagare la furia criminale degli incendiari è stato il patrimonio ambientale e agricolo della nostra Isola”. Lo ha detto l’assessora della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, che oggi si è recata nei Comuni di Padru, Alà dei Sardi, Budoni e San Teodoro dove ha incontrato sindaci, amministratori e coordinamenti territoriali della macchina antincendio. Dopo la giornata di ieri e buona parte della notte passata a seguire le attività nella Sala operativa della Protezione civile a Cagliari, Spano ha deciso di recarsi sul campo per avere un quadro più completo della situazione. Hanno accompagnato l’assessora il prefetto di Sassari, Giuseppe Marani, i comandanti del Corpo forestale e di Vigilanza ambientale di Sassari, Tino Mavuli, di Tempio Pausania, Giancarlo Muntoni, di Nuoro, Michele Chessa, e i diversi responsabili territoriali dell’Agenzia Forestas. Fra ieri e oggi i contatti telefonici con le prefetture sono stati costanti e continui, in particolare con il prefetto di Nuoro, Carolina Bellantoni.

 

Ultimo aggiornamento alle 21.30

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