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La replica della Saras: “Le bonifiche della falda sono in corso da anni”

In relazione alle dichiarazioni del senatore del Movimento 5 stelle Roberto Cotti, la Saras ci ha inviato una nota divisa per temi. Eccola.

Falda 
Le operazioni per eliminar e la  contaminazione dalla falda sono condotte d’intesa con il ministero dell’Ambiente e le autorità locali, e contano sulle migliori procedure, tecnologie e materiali. In particolare, dal 2007 è in funzione un sistema che ripulisce le acque di falda e nel 2013 l’azienda ha proposto al dicastero di ampliare tale sistema per aumentare l’efficacia della bonifica. Lo scorso maggio i lavori sono stati autorizzati con un decreto ministeriale e a brevissimo sarà avviato il cantiere.

Suolo e sottosuolo
Per quanto riguarda il suolo, Sarlux ha predisposto un piano di bonifica e messa in sicurezza e lo ha presentato alle autorità competenti. E su stralcio del procedimento principale, le stesse operazioni sono già state effettuate in alcune aree del sito industriale.

Autorizzazione integrata ambientale

Gli 8 procedimenti di revisione dell’Aia costituiscono la prova che gli impianti Sarlux sono in costante evoluzione e ricerca delle migliori tecnologie disponibili sul mercato per rendere il sito industriale sempre più compatibile con l’ambiente. Sarlux punta sull’efficienza energetica – con conseguente abbattimento delle emissioni di Co2 – e ha avviato una politica ancora più drastica di riciclo dell’acqua da usare nella produzione. Quella di Sarroch è stata la prima raffineria d’Italia ad ottenere l’Autorizzazione integrata ambientale (2008). Le emissioni vengono ridotte di anno in anno, e in riferimento all’anidride solforosa (So2), il taglio è stato del 45 per cento.

Aria

A Sarroch sono rispettati gli standard di qualità dell’aria: lo conferma l’ultimo studio indipendente “Progetto Sarroch Ambiente e Salute” condotto dall’epidemiologo dell’Università di Firenze, Annibale Biggeri, presentato ai cittadini lo scorso 27 gennaio.

Trasparenza

Saras e Sarlux operano nella massima trasparenza, attraverso procedimenti pubblici e forti dell’adesione al protocollo Emas (Eco-management and audit scheme), voluto dall’Unione europea per migliorare e certificare le performance ambientali delle aziende. Tale adesione comporta la comunicazione volontaria di tutti i dati ambientali alle autorità e alle comunità di riferimento, per fornire al pubblico informazioni sulla propria gestione ambientale. Gli stessi dati sono riportati nella Dichiarazione ambientale, aggiornata ogni anno.

(nota inviata dall’Ufficio Relazioni Esterne della Saras)

 

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