Insar, consulenze e contratti a tempo: la Corte dei conti manda la Finanza

L’Insar è la spa regionale che si occupa di politiche per il lavoro. Dal 2015 al 2017 ha speso oltre due milioni di euro in contratti a tempo e consulenze.

Filtra solo adesso che nelle passate settimane la Guardia di finanza ha bussato alla porta dell’Insar, la partecipata della Regione (al 55,39 per cento) che si occupa di sviluppare le politiche per il lavoro. Le Fiamme gialle si sono presentate nella sede di via Mameli 228, a Cagliari,c su ordine della Corte dei Conti. I militari sono andati via con diversi faldoni di documenti che riguardano i contratti di consulenza e collaborazione firmati dalla società nell’ultimo triennio.

Agli incarichi affidati dall’Insar – amministrata dal centrodestra attraverso il commercialista Antonello Melis, riconfermato alla carica di Ad dall’ex governatore Ugo Cappellacci alla fine della passata legislatura – Sardinia Post aveva dedicato diversi approfondimenti a partire da aprile 2016. Perché in quella data la società pubblicò online i nomi dei beneficiari dei contratti 2015. Furono in tutto 129 (leggi qui), tra liberi professionisti e società. Sono costati 1.208.997 euro, soldi su cui adesso i giudici contabili hanno deciso di vederci chiaro.

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Al momento non si conoscono le ragioni ufficiali del blitz della Finanza. Ovvero, il perché i fari si siano accesi proprio su collaborazioni e consulenze. Ma viste le funzioni in capo alla Corte dei Conti, cui spetta vigilare sulla spesa pubblica, è evidente che l’obiettivo sia verificare la correttezza delle procedure di affidamento.

Dal 2015 al 2017, stando a quando figura sul sito Insar alla voce “Trasparenza”, la società ha firmato 203 contratti. E oltre ai 129 del 2015 con durata massima sino al 15 marzo 2017, vanno aggiunti i 66 del 2016 (leggi qui), ugualmente con diverse scadenze sino al 23 giugno 2017. Sono costati poco meno di 812mila euro. Infine gli otto contatti del 2017, a valere fino al 20 luglio scorso (leggi qui), per un importo di 51.074,40 euro.

In totale la spesa Insar per collaborazioni e consulenze ha raggiunto nel triennio 2015-2017 i 2.072.071,4 euro. Almeno stando ai documenti online, ma non si può escludere che i contratti firmati dalla società siano di più. Di certo tutti sono finiti sotto la lente della Corte dei Conti che, con molta probabilità, vorrà valutare anche il rapporto tra costi e benefici data la spesa così elevata.

La Regione è l’azionista dell’Insar insieme all’Anpal Servizi, l’ex Italia lavoro che detiene il restante 44,61 per cento e nel Consiglio di amministrazione è rappresentata dal presidente-avvocato Giuseppe Grillo. La super visione di Insar spetta all’assessorato regionale al Lavoro, in mano alla dem Virginia Mura.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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