Innovazione e gioco, grande successo per il 10lab di Sardegna Ricerche

“Lancio delle uova”, “chimica degli alimenti”, “costruire ponti con la pasta”, “estrarre il proprio Dna” queste sono soltanto alcune delle attività svolte durante la prima apertura domenicale del 10lab il centro di Sardegna Ricerche per la promozione della cultura scientifica e dell’innovazione.
Sono state quasi 600 le persone, tra bambini, ragazzi e genitori, che hanno popolato i 400 metri quadrati del primo edificio del parco tecnologico a pochi chilometri da Cagliari. “Grazie a una serie di attività giocose e divertenti è stato possibile avvicinare genitori e figli, facendoli cimentare con esperimenti educativi con fondamenti pedagogici”, ha sottolineato Paola Rodari responsabile scientifica del 10Lab.
Le attività hanno portato i ragazzi e le loro famiglie a risolvere problemi di tipo ingegneristico come costruire un ponte con gli spaghetti oppure cercare di realizzare la torre più alta utilizzando soltanto delle comuni cannucce. Una delle attività che ha riscosso maggior successo, sopratutto tra i giovanissimi, è stata costruire un rudimentale paracadute per non far rompere un uovo. Sono state diverse le soluzioni adottate. C’è chi ha utilizzato una serie di palloncini per cercare di proteggere l’uovo, emulando la discesa del più famoso rover della Nasa, Curiosity. Altri hanno ricoperto l’uovo di materiali plastici oppure lo hanno inserito all’interno di scatole foderate da diversi materiali per attutire il colpo. Alcune volte le uova non sono atterrate come ci si aspettava, “ma ciò su cui si puntava con questo esperimento era stimolare il problem solving dei giovani quando ci si trova di fronte ad un problema usando soltanto materiale di riciclo – ha sottolineato Paola Rodari – Le abilità che si vogliono promuovere grazie a questi esperimenti sono il pensiero creativo, la collaborazione all’interno di un gruppo ma anche la capacità di agire”.
Semplici esperimenti anche per spiegare fenomeni complessi. Il laboratorio “Unici e Diversi” ha presentato in modo interattivo la struttura del DNA. “Partendo dalla domanda: cosa rende un essere umano tale? – sottolinea Alessia Zurru, animatrice del laboratorio – si intraprende un viaggio all’interno dei segreti del corpo umano”.
Durante il laboratorio i ragazzi e gli adulti sono stati guidati anche a estrarre il proprio DNA (e a riuscire a vederlo) grazie a pochi semplici ingredienti: il sale (per disidratare la cellula), il detersivo per i piatti (per sciogliere i grassi), il succo di ananas (per rompere gli le proteine basiche) e l’alcool (per rendere visibile il DNA).
All’interno del centro trovano spazio anche le attività di tinkering, un nuovo modo per sviluppare la capacità di reinventare, personalizzare e conoscere creando. Grazie a questo metodo gli animatori hanno guidato le famiglie a costruire velivoli capaci di volare in un tubo del vento e robot capaci di scarabocchiare. Il tinkering è nato all’Exploratorium di San Francisco, è il primo spazio in Sardegna, oltre che fra i primi in Italia.
L’approccio pedagogico
Il 10lab sviluppa attività che possono essere realizzate dai bambini di 5 anni fino agli adulti. Le attività stimolano in primo luogo gli interessi mettendo i bambini, i ragazzi o gli adulti nelle condizioni di poter esprimere il proprio potenziale. Paola Rodari raccontando un episodio legato alla scuola ha precisato: “Talvolta la scuola non è in grado di far emergere e di valorizzare le abilità dei ragazzi. Questo tipo di laboratori riescono a esaltare e scoprire dei talenti che la scuola tradizionale spesso non riesce a tirare fuori. E’ capitato di vedere ragazzi che in aula non rendevano quanto hanno reso qui”.
Gli spazi vengono completati da un “Living Lab“, una piccola galleria permanente dedicata all’innovazione, che presenta prototipi di tecnologie che sono oggi in corso di sviluppo nei centri di ricerca della Sardegna. I visitatori possono partecipare al processo di creazione con le proprie opinioni e suggerimenti. Completa il percorso l’esposizione temporanea “Effetti collaterali – sbagliare è umano, approfittarne è scienza”. Attraverso pannelli e oggetti, racconta come importanti scoperte siano nate per caso, quando non per errore, ma sempre grazie all’intelligenza e la tenacia dei ricercatori.
Sono previste altre due aperture domenicali il 9 e 23 aprile e sono in programmazione diversi appuntamenti anche con aperture serali.
Il 10lab è nato a dicembre 2016 ed è stato creato per favorire l’apprendimento libero e creativo nelle persone di tutte le età. Sta riscuotendo un ottimo successo di pubblico: è stato già visitato da oltre 2000 studenti delle scuole di ogni ordine e grado. Le prenotazioni hanno già toccato quota 4000.
Il 10lab è gestito da Sardegna Ricerche in collaborazione con SISSA Medialab, società di proprietà della Scuola Internazionale di Studi Superiori Avanzati di Trieste. Lo staff del 10lab è composto da 14 professionisti nel campo della comunicazione della scienza e della museologia con una vasta esperienza internazionale formati da esperti internazionali.

Alessandro Ligas

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