Industria 4.0, ecco l’Open day digital Saras con i futuri ingegneri

Realtà virtuale per formare gli operatori, algoritmi per ottimizzare il ciclo degli impianti, tablet per registrare le informazioni raccolte sul campo così da trasformarle in patrimonio di conoscenza comune: pillole di Industry 4.0, innovazioni progettate nell’ambito del programma #digitalSaras che gli ingegneri di domani hanno potuto toccare con mano. Dove? All’Open day Saras organizzato dall’azienda dei Moratti proprio nella raffineria della controllata Sarlux, a Sarroch. Qui, a 50 studenti della facoltà di ingegneria chimica, meccanica ed elettronica dell’Università di Cagliari e dell’Istituto tecnico-liceo di scienze applicate “Giua”, il team del Laboratorio digital ha illustrato i primi progetti pilota avviati a inizio 2017, alcuni dei quali entrano ora in fase di industrializzazione. Non è l’avvio della quarta rivoluzione industriale per Sarroch, che vede i suoi impianti al centro di diversi digital, tuttavia l’entrata a regime di alcuni progetti pilota rappresenta “uno spartiacque importante” che l’azienda ha voluto condividere.

“La gestione dei big data e l’applicazione delle altre tecnologie dell’Industry 4.0 ci consentiranno di migliorare i nostri processi a costi sostenibili, per restare uno degli operatori leader della raffinazione”, ha detto ai giovani Dario Scaffardi, vice presidente esecutivo e direttore generale Saras. Le informazioni, ovvero i dati, sono il motore di questa trasformazione anche secondo il direttore Pianificazione e sviluppo, Giuseppe Citterio: “La capacità di analizzare e sfruttare questi dati rappresenta la nuova ricchezza del nostro tempo, noi produciamo carburante sostenibile per il futuro e i dati sono fondamentali”. L’amministratore delegato di Sarlux, Carlo Guarrata, rivolgendosi agli studenti ha sottolineato: “voi dovrete essere in grado di interpretare la leadership digitale, Industry 4.0 è una scommessa culturale che si vince se il beneficio apportato dall’innovazione è tangibile. Noi cerchiamo di lavorare d’anticipo, innovando prima di essere costretti a farlo”.

“Saras – si legge in una nota – vede i suoi impianti al centro di diversi progetti digital: già in fase avanzata, ad esempio, la riproduzione in 3D delle migliaia di attrezzature, strumento per un controllo sempre più efficace dell’affidabilità delle apparecchiature. La stampa 3D di componenti industriali è solo una delle tecnologie che distinguono Industry 4.0. Tra le altre, a parte la raccolta di grosse moli di dati per supportare il processo decisionale, i robot industriali capaci di cooperare con l’uomo, sistemi di Cyber security per la protezione delle reti informatiche, arricchimento della percezione sensoriale con informazioni digitali di supporto, l’uso delle piattaforme condivise per la distribuzione dei dati, ma anche la simulazione tra macchine interconnesse per ottimizzare i processi”.

Nel caso specifico di Sarroch, il programma di digitalizzazione si chiama “#digitalSaras – evoluzione tecnologica e di mentalità” proprio perché, oltre alla tecnologia, il piano varato nel 2017 riguarda vari aspetti della vita aziendale. In cosa consiste? Individuate 80 applicazioni digitali, ne sono state selezionate 24 incentrate in gran parte sulla capacità di migliorare il lavoro delle persone, costi e fattibilità. Poi sono stati lanciati i 10 progetti pilota che oggi il team digital Saras ha illustrato agli studenti della facoltà di Ingegneria e dell’Istituto “Giua” di Cagliari. Tra questi: l’uso del tablet per gli elettricisti (cassettisti) e per gli operatori, i dispositivi di protezione connessi alla sala controllo, la piattaforma di comunicazione che consente di strutturare e archiviare le informazioni che, turno per turno, vengono raccolte da processisti e quadristi. E ancora, la creazione di algoritmi che forniranno indicazioni sul ciclo di lavorazione dei gassificatori fornendo anche uno strumento al management nella pianificazione strategica. Tutti i progetti sono gestiti con con l’obiettivo di rendere il processo fluido ed efficace. Come? Attraverso la metodologia “Agile” calata nel contesto del laboratorio Industry 4.0 di Sarroch, così da “agevolare” la collaborazione tra professionalità: dagli ingegneri di processo ai capiturno, passando per gli addetti alla sicurezza, sfruttando gli spazi comuni, le sale riunioni attrezzate con telecamere e maxischermi touchscreen, la stand up meeting room, per lavorare assieme.

 

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