Incidente sul lavoro all’Ex Rumianca, chiusa l’inchiesta della Procura

Chiusa l’inchiesta della Procura di Cagliari sull’incidente sul lavoro sul pontile dell’ex Rumianca che, circa un anno fa, era costato la vita a un operaio di 44 anni, Alberto Manca, di Capoterra, e gravi ferite al collega Fabrizio Vacca, 45.  Entrambi erano lavoratori della “Formula servizi cooperativa sociale Macchiareddu”. La notizia si legge sulle pagine de L’Unione sarda oggi in edicola.

Il pm Emanuele Secci ha contestato l’omicidio colposo e le lesioni gravi ai presunti responsabili della disgrazia, ossia i vertici delle società Syndial, Fluorsid e Formula Servizi. Tutte in qualche modo coinvolte nei livelli di sicurezza del pontile considerati non all’altezza. In particolare al posto delle transenne, c’erano delle corde e gli operai non avevano caschi a norma. Per questo per Manca il volo di qualche metro nel vuoto è stato fatale.

I nomi. Fabrizio Freschi, di Piombino, amministratore unico e legale rappresentante della “Elbana di navigazione” di Portoferraio a Livorno; Arcangelo Africa, di Brindisi, comandante della nave; Michele Lavagna, di Cagliari, ad e direttore generale della “Fluorsid” di Assemini; Francesco Papate, di Orune, responsabile e direttore dell’unità produttiva dello stabilimento “Syndial”; Cristina Marzocchi, di Foggia, presidente del cda e legale rappresentante della “Formula servizi”; Ilaria Melandri, di Faenza, procuratore speciale e responsabile addetto alla vigilanza sulla sicurezza ambientale e nel lavoro dellastessa società. Le società, attraverso i singoli rappresentanti legali o pro tempore (Pasquale Lavagna per la Fluorsid, Giovanni Milani per la Syndial e lo stesso Freschi per la Elbana) sono chiamate in causa per aver “violato le norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro”.

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