Nuovo capitolo della vicenda “Tossilo”: il Consorzio industriale di Macomer ha infatti impugnato la sentenza dello scorso luglio con cui il Tar Sardegna ha bocciato l’intervento di revamping dell’inceneritore. Dopo la vittoria di comitati e associazioni, sostenuti anche dal comune di Nuoro e dall’Unione dei comuni della Barbagia, sarà dunque il Consiglio di Stato a decidere le sorti dell’impianto della Piana di Macomer.
Per l’ente appaltatore, l’opera è non solo compatibile con il Piano di gestione dei rifiuti ma anche in linea con la decisione assunta dalla giunta regionale nel dicembre del 2008, quando viale Trento aveva optato per lo scenario a due poli, confermando l’inceneritore di Macchiareddu e predisponendo un nuovo impianto nel Nord Sardegna. In quell’occasione, a Tossilo venne attribuito un ruolo provvisorio. Ma per il Tar, tale funzione transitoria è venuta meno con il potenziamento previsto dal progetto della nuova struttura. Inoltre, per il Consorzio, l’impianto sarebbe reso ancora più attuale dalla mancata attivazione dell’inceneritore del nord Sardegna.
Anche gli altri rilievi mossi dal Tar Sardegna vengono contestati. Ad esempio, i ricorrenti criticano l’argomento in base al quale il mancato aggiornamento del Piano di gestione dei rifiuti entro i sei anni previsti dalla legge inficia le autorizzazioni al progetto. Il ritardo accumulato da diverse regioni nella riprogrammazione delle politiche di gestione dei rifiuti ha però portato all’apertura di una procedura d’infrazione della Commissione europea che potrebbe culminare con una condanna degli enti inadempienti.
Al ricorso del Consorzio potrebbe seguire presto quello della giunta regionale. L’esecutivo avrebbe dovuto prendere una decisione in merito all’impugnazione della sentenza dei giudici amministrativi di Piazza del Carmine già nella seduta del 6 settembre. Ma il punto all’ordine del giorno non è stato affrontato. La decisione, dunque, è solo rinviata.
Piero Loi
