Il Tar cancella il doppio stipendio del Commissario dell’Ente foreste

Aveva ragione il rettore dell’Università di Sassari Massimo Carpinelli: fino a quando il docente dell’ateneo turritano Giuseppe Pulina rimarrà alla guida dell’Ente foreste, non avrà diritto allo stipendio da professore, ovvero 84.856 euro lordi annui. Di più: dovrà restituire anche sette mensilità percepite tra novembre 2014 (mese della nomina all’Ente foreste) fino all’aprile 2015. Questo perché l’università – secondo le norme – ha negato la possibilità di cumulo di funzioni (la doppia poltrona, in parole povere), con tutto quello che ne consegue. In primis, appunto, il recupero degli stipendi già incassati.

L’ultima puntata della querelle tra il commissario/docente e l’università sassarese risale a pochi giorni fa, quando la prima sezione del Tar Sardegna (Presidente Caro Lucrezio Monticelli, consigliere Marco Lensi ed estensore Grazia Flaim) ha respinto il ricorso presentato contro le direttive firmate del rettore Carpinelli nel giugno scorso. Allora erano trascorsi pochi giorni da un altro pronunciamento del Tar, che aveva sancito come Pulina non potesse ricoprire il doppio incarico. Il rettore aveva dunque dato mandato agli uffici di collocare il docente in aspettativa senza assegni e, in parallelo, aveva avviato le procedure per il “recupero degli emolumenti indebitamente percepiti” da Pulina fino ad allora, come si legge nell’ordinanza.

Da qui un ulteriore ricorso dell’attuale commissario dell’Ente foreste, che chiedeva la sospensione dei decreti firmati dal rettore. I giudici amministrativi hanno invece dato ragione all’ateneo, perché da parte di Pulina vi era “la piena consapevolezza dell’efficacia della mancata autorizzazione al cumulo di funzioni”. Al commissario rimane comunque lo stipendio dell’Ente foreste, intorno ai 70mila euro annui, così come riportato dal sito istituzionale.

 

 

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