Il Papa in Sardegna, conto alla rovescia

Cagliari si prepara ad accogliere il Pontefice tra modifiche alla viabilità, gadget e perfino il gelato al gusto Papa Francesco.

Il Papa in Sardegna: grande evento dal forte valore spirituale o città in stato d’assedio? Sono diversi e contrastanti le opinioni sui durissimi preparativi che Cagliari sta affrontando da giorni, tra divieti totali o parziali per il traffico, lavori in corso, verde pubblico da sistemare, invasione di manifesti, bandiere, gadget e oggetti-ricordo. C’è chi teme l’invasione di pellegrini e chi invece si prepara con fervore ad accoglierli, chi metterà a disposizione lo spirito da volontariato o la propria voce per l’imponente coro liturgico, c’è chi ovviamente non rinuncerà a sfruttare l’immagine pop del Sommo Pontefice per puro e semplice business.

In attesa del giorno tanto atteso ecco la visita pastorale punto per punto.

Colori: il bianco e il giallo, colori del Vaticano, in tutta la città, dalle bandiere che sventolano sui pali insieme a tricolore e quattro mori fino ai gagliardetti che hanno sostituito le rose nel commercio notturno dei Pakistani. Ci sono anche i quattro colori delle squadre di volontari assoldati dall’organizzazione: pettorina blu per l’accoglienza, rossa per i soccorritori, verde per i tecnici, gialla per i coordinatori.

Giornalisti: sono oltre duecentocinquanta i giornalisti accreditati presso la sala stampa approntata dalla Diocesi cagliaritana nella sede dell’Associazione Stampa in via Barone Rossi a Cagliari, oltre ai fotografi e agli operatori video. Videolina seguirà con una diretta di dieci ore tutta la giornata. L’Ufficio per le Comunicazioni diocesano è stato recentemente rinnovato e oggi è diretto da don Giulio Madeddu. La Diocesi è anche su facebook e twitter.

Numeri: 80mila i pellegrini e oltre 700 autobus sono attesi in città tra sabato e domenica, mille i rappresentanti delle forze dell’ordine sul campo, cinquemila i lavoratori impiegati tra logistica e allestimenti. Nove posti medici avanzati, sei postazioni con vigili del fuoco, tantissimi i punti di soccorso.

Papa 2.0: decine di maxischermi con un mega sistema audio nei punti chiave della città trasmetteranno la visita cagliaritana di Francesco minuto per minuto, da mattina a sera. La tecnologia al servizio della fede. Su twitter si può seguire l’evento con l’hashtag #ilpapainsardegna.

Viabilità: Divieti totali o parziali nei giorni che precedono la visita del Papa: via Milano, viale Bonaria, via Ravenna e via Roma sono già sgombre di auto dal 17 settembre, mentre dalla mezzanotte di venerdì 20 sarà vietato lasciare la macchina da viale Sant’Avendrace al Largo Carlo Felice, in alcune strade della Marina, in viale Cimitero, via Cadello, viale Fra Ignazio, viale Diaz, piazza Indipendenza, via Martiri. Tra la notte di sabato e tutta la giornata di domenica è impossibile parcheggiare praticamente in tutto il centro della città, la visione insolita della Cagliari senza macchine sarà il biglietto da visita del capoluogo.

Tre navette gratuite partiranno dalle cinque e mezza di mattina da Marina Piccola, Porto Canale e lungomare Poetto: consigliabile lasciare l’auto nei grandi parcheggi di queste aree. Corse extra anche per gli autobus di linea del CTM. E a proposito di bus, chi viaggia in questi giorni sa che l’unico biglietto in vendita ha i colori del Vaticano e il logo ufficiale con Papa Francesco e la Sardegna.

Musica: Per un papa così amato dal mondo giovanile non poteva mancare l’inno ufficiale: sul sito www.ilpapainsardegna.it si può scaricare in mp3 “Getta le tue reti”, dichiarazione di fede in versione pop rock. Chi non vuol essere colto impreparato all’incontro troverà anche testo e accordi in pdf. Ad accompagnare la messa solenne nel sagrato di Bonaria ci sarà un coro selezionato di 200 cantori in arrivo da tutta l’isola: si inizia con il canto sardo “Deus Ti Salvet Maria”, si chiude la celebrazione, ovviamente, con “Di Bonaria Celeste Regina”.

Giovani: Alle 17 di domenica nel Largo Carlo Felice l’appuntamento dedicato ai giovani: solo il culmine di una serie di incontri che hanno visto protagonisti volontari, animatori da oratorio e ovviamente i ragazzi della Diocesi cagliaritana impegnati da settimane a prepararsi per l’evento. Grande attesa per la presenza di Gen Rosso, international performing art group che cura in questi giorni i laboratori di comunicazione, coreografia hip hop e canto: le performances create con i ragazzi delle parrocchie cagliaritane saranno presentate durante l’incontro con il Papa.

Gadget: Per un papa così pop e carismatico non potevano mancare i gadget (più o meno autorizzati) con il logo ufficiale dell’evento in edicola, tabacchino e bancarelle. Si va dal “kit di accoglienza” con bandana, bandiera e sciarpa in vendita con l’Unione Sarda, al fischietti per farsi sentire durante il festoso incontro giovanile. E ovviamente le già citate bandierine con la fotografia di Bergoglio sorridente su campo bianco e giallo in vendita dai Pakistani. Dove si trovano? In tutti i semafori.

Soldi: Seicentomila euro: questa è la somma che la Regione Sardegna ha investito, per il tramite della Diocesi, nella macchina organizzativa messa in moto per il 22 settembre.

Regione: A proposito di Regione Sardegna, sul portale istituzionale c’è lo speciale “Il Papa In Sardegna” con notizie, immagini e galleria fotografica delle precedenti visite pontificie. Il Presidente Ugo Cappellacci ha inoltre registrato il videomessaggio “Aspettando Papa Francesco”.

Cibo: Per i fans che pensano anche al nutrimento del corpo oltre a quello dello spirito ecco un piatto che non potrà mancare nel menù di questo fine settimana: la “Pizza Papa Francesco” si trova in un locale di via Sonnino. E per chiudere in dolcezza: il gelato “Papa Francesco” si vende in piazza Yenne, all’Isola del Gelato, un mix di cioccolato e crema. Giallo e bianco, ovviamente.

Francesca Mulas

 

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