Il dramma dell’allenatore della Torres: “Ho il cancro, lascio il calcio”

“Il cancro è tornato ad invadere il mio corpo, sono costretto a salutare il calcio, ma spero sia solo un arrivederci”. E’ quanto scrive in una lettera aperta l’allenatore molisano Vincenzo Cosco, attuale tecnico della Torres (Lega Pro, girone A), annunciando di essere malato e dunque di voler interrompere la sua attività.

Cosco si rivolge ad amici, sportivi e tifosi: “E’ con un mix di sentimenti che vi scrivo: emozione in primis, ma anche col nodo in gola e, al contempo, con spirito battagliero, quello che mi ha sempre contraddistinto nel mondo del calcio. Quel carattere che mi ha permesso di partire dal mio piccolo paese, Santa Croce di Magliano, arrivando ad allenare fino in serie C. Sono costretto a salutare il calcio e la Torres – aggiunge -, ma spero che sia solo un arrivederci. Anzi, sono convinto che il mio saluto sarà solo un temporaneo allontanamento dallo sport che, insieme alla mia famiglia, è stato il mio mondo per quaranta anni”.

Cosco quindi spiega il motivo della sua scelta e rivela: “La mia vita, alla vigilia del natale 2014, è cambiata in due ore, così come cambiò in un giorno di quel lontano 1996. il cancro, sconfitto e annientato 18 anni fa, è tornato a invadere il mio corpo, in maniera più violenta. e, così, oggi per me inizia la ‘partita di ritorno’ contro il male del secolo. all’andata, per dirla nel gergo calcistico, ho vinto, ho trionfato. il cancro però, oggi, ha fatto gol e io sono costretto ai tempi supplementari: una partita nella quale il pareggio non esiste. sono costretto a vincere: devo farlo per tutta la mia famiglia, per mia moglie silvana, per i miei figli, gaia e luigi, ma anche perché io ho sempre sostenuto che i sogni aiutano a vivere”.

Il mister conclude facendo ancora un parallelo con il mondo del calcio: “Inizia la mia partita più importante: quella contro il destino, atto secondo. riparto dal secondo tempo di torres-cremonese: la mia squadra, sotto di due reti, è riuscita a imporsi per 3-2. il secondo tempo della mia ultima partita ufficiale sarà il leit-motiv dei miei prossimi mesi: servirà una prova di carattere, forza e orgoglio per sconfiggere il nemico che ha invaso il mio corpo, la mia corazza, quella che mi ha difeso nei momenti più difficili e grazie alla quale mi sono tolto delle grandi e belle soddisfazioni nel fantastico mondo del calcio”.

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