Iglesias, ecco come il fuoco ha devastato il parco dedicato ai minatori morti

La mano criminale degli incendiari ha colpito una seconda volta nella zona del “Parco della memoria” nella frazione mineraria di Monte Agruxiau. Erano appena passate 24 ore dal primo incendio divampato martedì che ha ridotto in cenere, in poche ore, il parco memoriale dedicato ai caduti in miniera che ha impegnato gli uomini del distaccamento dei VV.FF. di Iglesias, i volontari, gli uomini del Corpo Forestale e gli elicotteri. Fino a tarda sera sono andate avanti le operazioni di bonifica da parte dei forestali e dei volontari, gli elicotteri hanno volato, scaricando acqua, fino a che le condizioni di luce lo hanno consentito. Sembrava un episodio chiuso. E invece durante la notte le fiamme sono nuovamente divampate nello stesso posto: la pineta di S.Severino, a ridosso dell’omonima chiesa sconsacrata e della discarica dei fanghi rossi di Monteponi, quasi a voler dimostrare che il “lavoro” dei piromani non si era ancora concluso. Perché non ci sono dubbi sulla natura dell’incendio: “È quasi impossibile che con le condizioni meteo di questi giorni si possa parlare di autocombustione”, spiega il capo squadra dei Vigili del Fuoco di Iglesias Antonio Carrogu. “Già le combinazioni ambientali per dar luogo all’autocombustione sono abbastanza difficili da realizzarsi ma con una temperatura esterna di circa 12 gradi, come è quella di questi giorni, è praticamente impossibile. Si tratta senza dubbio di incendio doloso o colposo. Evidentemente quel parco da fastidio a qualcuno oppure si è trattato del solito piromane che si diverte a vedere uomini e mezzi in azione per spegnere gli incendi, certamente una mente malata e criminale. Le indagini sono comunque in corso”.

Il Parco della memoria e della fratellanza è nato per volontà di padre Gerardo Fabert, il frate minatore che per un decennio ha condiviso il duro lavoro dei minatori nelle miniere dell’iglesiente. Fondatore dell’associazione Minatori e Memoria, nel 2005, con lo scopo di tramandare il patrimonio storico e culturale delle miniere e dei minatori della Sardegna, ha voluto, come suo ultimo atto di rispetto verso il lutto delle disgrazie minerarie, che un parco ricordasse ogni minatore deceduto nelle miniere di Iglesias. “ Non ci diamo per vinti, commenta Emanuele Madeddu dell’associazione Minatori e Miniere, questa sera stessa abbiamo organizzato una riunione straordinaria per coordinare le azioni da intraprendere per ripristinare al più presto il parco. I piromani hanno ucciso anche la memoria di quei minatori a cui ogni albero era dedicato. E questo non possiamo permetterlo”.

Carlo Martinelli

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