Iglesias, 11 maggio 1920: in città morirono sette minatori durante gli scontri con le guardie regie, in duemila protestavano per avere condizioni di vita e lavoro migliori. Iglesias, 11 maggio 2017: un centinaio di piccoli interpreti, gli alunni della scuola primaria e secondaria dell’Istituto Eleonora D’Arborea, porta in piazza la rievocazione storica. Bimbi e ragazzi perfettamente calati nei panni dei minatori e delle loro donne.
I fatti
Dalla miniera di Monteponi i minatori – circa duemila – si riversarono nelle stradine del centro storico di Iglesias per rivendicare condizioni di vita e di lavoro migliori. Uno sciopero che costò la vita a 7 di loro, di cui 5 caddero immediatamente tra via Satta e piazza Municipio, sotto i colpi dei fucili delle guardie regie chiamate per sedare la protesta, mentre altri due morirono nei giorni seguenti in seguito alle ferite riportate negli scontri.
La rievocazione
“I giovani si devono riappropriare della propria storia per creare i presupposti per un futuro migliore. Siamo orgogliosi di essere gemellati con la città di Iglesias”, ha detto Claudio Sonzogni, sindaco di Vangone con San Carlo, uno dei comuni gemellati della Val d’Ossola, alle pendici del monte Rosa, in Piemonte. Un legame istituzionale che coinvolge anche altri paesi: Pieve Vergonte, Bannio Anzino, Calasca Castiglione, Cappo Morelli, Macugnaga e Piedimulera che dallo scorso anno si sono gemellati con il comune di Iglesias per condividere le comuni radici minerarie tra le popolazioni del Sulcis Iglesiente e quelle della Valle Anzasca.
LE FOTO
Carlo Martinelli